È il Congresso delle novità, per costruire il Sindacato del futuro, il Sindacato del Terzo Millennio.
E per rappresentare queste trasformazioni epocali e questi obiettivi, la Uil cambia simboli. Non più “Il Sindacato dei cittadini”, ma “Il Sindacato delle persone”.
La Uil ha scelto la cornice del suo XVIII Congresso nazionale per cambiare pelle. E lo ha fatto con una “cerimonia” pubblica, davanti a oltre 2700 tra delegate, delegati e ospiti, coinvolgendo tre suoi ex leader, Giorgio Benvenuto, Luigi Angeletti e Carmelo Barbagallo che, insieme a PierPaolo Bombardieri hanno “srotolato” la nuova bandiera: la locuzione “Il Sindacato delle persone” sostituisce quella storica, “Il Sindacato dei cittadini”, proposta al IX Congresso del 1985 dall’allora Segretario generale, Giorgio Benvenuto. Sempre a Bologna e sempre in un Congresso, il XII del 1998, toccò a Pietro Larizza cambiare la bandiera, con i colori che mutarono gamma da quella del rosso a quella europeista dell’azzurro.
Oggi, per rendere ancora più evidente questa nuova trasformazione, la Uil ha adottato anche un simbolo di appartenenza: un cerchietto azzurro che compendia il senso di partecipazione a una comunità che vuole essere la più ampia e diffusa possibile. L’idea del “Sindacato delle persone” nasce dalla volontà di fondare un nuovo umanesimo sociale e sindacale che – come ha detto Bombardieri nella sua relazione introduttiva – “richiami i valori della solidarietà e dell’umanità, per rappresentare le persone, a prescindere dall’età, dalla religione, dalla provenienza geografica”.
Non è stata l’unica novità. L’inno nazionale che dà tradizionalmente inizio a tutti questi eventi, è stato cantato, dalle congressiste e dai congressisti, al femminile: “Fratelli d’Italia”, dunque, è diventato “Sorelle d’Italia”. E ancora, il Congresso non è aperto da nessuno dei consueti saluti istituzionali, ma da nove brevi testimonianze di lavoratori dello spettacolo (tra i quali Ambra Angiolini e Sebastiano Somma) e dello sport, oltre che da lavoratori che operano in condizioni disagiate. Insomma, un Congresso all’insegna del “Terzo Millennio”, lo stesso nome della piattaforma Uil che campeggia su un’enorme porta all’ingresso del salone della Fiera dove si svolgeranno i lavori e che fa da accesso al “nuovo”, al Sindacato del futuro.