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Vigili del fuoco, firmato il contratto per il triennio 2019-2021

Sono stati siglati oggi pomeriggio, presso il Dipartimento della Funzione pubblica, dai ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, dell’Interno, Luciana Lamorgese, e dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, tramite la sua delegata, la sottosegretaria Maria Cecilia Guerra, gli accordi di lavoro del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco per il triennio 2019-2021, che riguardano le circa 35.000 unità di personale non dirigente e le circa 1.600 unità del personale direttivo e dirigente.
Gli accordi sono stati sottoscritti da tutte le organizzazioni sindacali rappresentative. Parte ora l’iter procedurale che porterà al recepimento delle ipotesi di accordo in un decreto del Presidente della Repubblica, per permettere al personale interessato di fruire al più presto dei riconoscimenti retributivi e attuare le misure organizzative ivi previste.
“Voglio esprimere la mia grande soddisfazione per la firma di questo accordo”, commenta il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. “Ho fortemente voluto l’apertura del tavolo negoziale, dove l’ipotesi di accordo ha ricevuto un consenso unanime tutt’altro che scontato. Ringrazio i colleghi ministri dell’Interno e dell’Economia che hanno voluto proseguire la trattativa a ritmo serrato, contribuendo a sciogliere annosi nodi critici, indispensabili per chiudere il rinnovo, e a reperire ulteriori risorse oltre a quelle in origine stanziate. Dopo la firma, a fine dicembre, dell’accordo per il comparto difesa e sicurezza, possiamo dunque festeggiare oggi anche il doveroso riconoscimento per il Corpo dei Vigili del Fuoco, sempre in prima linea in tutte le attività di soccorso pubblico, dagli incendi ai terremoti, fino agli interventi quotidiani nelle città e nei paesi della nostra meravigliosa Italia. Attività che, negli ultimi due anni di pandemia, hanno permesso non solo di proteggere i cittadini, ma anche di tenere costantemente vivi il senso di comunità e la presenza dello Stato. Il Governo ha mantenuto gli impegni nei confronti dei ‘volti della Repubblica’, come il presidente Mattarella ha definito tutti i dipendenti pubblici. Abbiamo compiuto un altro passo nel segno della coesione sociale indispensabile per la ricostruzione e il rilancio dell’Italia”.
“Esprimo profonda soddisfazione – sottolinea il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – per il risultato raggiunto dopo una lunga e complessa trattativa con le rappresentanze del personale del comparto Vigili del Fuoco e soccorso pubblico. Gli accordi negoziali che oggi abbiamo sottoscritto hanno una portata storica in quanto, dopo quasi quindici anni, si realizza un intervento fortemente innovativo che incide in maniera significativa sul personale del Corpo nazionale, valorizzandolo sia sotto il profilo ordinamentale che economico. Grazie alle risorse stanziate per questi accordi e a quelle aggiuntive dell’ultima legge di bilancio sono state adottate misure che segnano un ulteriore avanzamento nel percorso di armonizzazione retributiva, rendendo possibile il riconoscimento concreto della specificità del ruolo e dei compiti dei Vigili del Fuoco. Sono certa che gli istituti normativi e i modelli organizzativi del tutto nuovi che sono stati introdotti dagli accordi consentiranno al servizio di soccorso di fornire una risposta sempre più efficace alle esigenze della collettività, avendo anche cura di salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori. La sottoscrizione di oggi è un segnale concreto di attenzione a tutto il personale del Corpo per i compiti così delicati e gravosi che svolge quotidianamente per garantire la sicurezza dei cittadini e per il sacrificio e l’abnegazione che mostra quotidianamente, sempre in prima linea nelle emergenze del nostro Paese”.
“Il traguardo raggiunto oggi – afferma la sottosegretaria all’Economia e alle Finanze, Maria Cecilia Guerra –  è di particolare importanza sia per i suoi contenuti, che vanno dall’aumento dei trattamenti economici all’introduzione di istituti innovativi, passando per la riorganizzazione degli istituti esistenti, sia perché rappresenta un significativo riconoscimento al ruolo peculiare svolto dai Vigili del Fuoco, un Corpo che si distingue per la capillarità della presenza sul territorio e la professionalità con cui svolge i suoi molteplici compiti”.
L’accordo riconosce per il personale non dirigente aumenti economici a regime di circa 117 euro medi lordi mensili, ivi comprese le competenze accessorie, pari a un incremento percentuale del 4,26% sullo stipendio in essere al 1° gennaio 2019, di cui 90,68 euro medi lordi mensili sul trattamento fisso e continuativo. Ulteriori incrementi saranno, altresì, consentiti grazie all’integrazione delle risorse contrattuali prevista dalla legge di bilancio 2022 (4 milioni di euro) in ragione del percorso di armonizzazione retributiva con le corrispondenti qualifiche delle Forze di polizia.
Per il personale direttivo, l’accordo riconosce, invece, aumenti economici a regime di circa 153 euro medi lordi mensili (di cui 117,36 euro medi lordi mensili sul trattamento fisso e continuativo), che diventano 346 euro (di cui 264,31 euro sul trattamento fisso e continuativo) per i 195 dirigenti del Corpo, pari, in entrambi i casi, al medesimo incremento percentuale del 4,26% sullo stipendio in godimento al 1° gennaio 2019.
L’intesa, al fine di adeguare la struttura retributiva del personale non direttivo e non dirigente alle esigenze istituzionali del soccorso pubblico, rimodula il trattamento economico accessorio del personale non dirigente, istituendo le indennità di impiego operativo, di servizio operativo e di funzione tecnica e professionale, che accorpano e assorbono precedenti indennità corrisposte al personale e che vengono, contestualmente, incrementate. Si opera, in tal modo, una semplificazione dell’intero trattamento economico accessorio, delegando la definizione di una parte dello stesso alla contrattazione di secondo livello.
Sono, poi, incrementate l’indennità di rischio per il personale operativo e l’indennità mensile per il ruolo tecnico-professionale.
Gli accordi introducono istituti normativi di particolare spessore sociale in materia di congedo solidale, che prevede la cessione delle ferie fra dipendenti del Corpo per assistere i figli minori che necessitano di cura e assistenza costante per motivi di salute; di tutela della dipendente inserita nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere; in materia di assenze per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici e per la tutela del dipendente che segnala illeciti (il cosiddetto “whistleblowing”).
Sono, inoltre, razionalizzati i meccanismi di alimentazione e utilizzo del fondo di amministrazione e il sistema di relazioni sindacali, istituendo l’Organismo Paritetico per l’Innovazione (OPI), per garantire il coinvolgimento partecipativo delle organizzazioni sindacali nelle materie con valenza progettuale e organizzativa, per analisi, indagini e proposte aventi ad oggetto, fra l’altro, l’innovazione e il miglioramento dei servizi, i servizi socio-assistenziali in favore del personale e le pari opportunità.
Per integrare il dispositivo di soccorso nei casi di calamità e di emergenza, gli accordi introducono il servizio di pronta disponibilità del personale non direttivo e non dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che sarà pienamente disciplinato dal secondo livello contrattuale.