Non c’è stato alcun passo deciso sulla sicurezza sul lavoro. Ci aspettavamo un’inversione di tendenza anche a margine della Strage di Firenze ed invece oggi, dal Governo, il nulla sia sulle risorse destinate che sulle intenzioni ma la semplice consegna del testo di un eventuale decreto di cui non abbiamo avuto modo di discutere prima.
C’è una risposta ad una nostra richiesta di patente a punti ma si chiama ‘patente a crediti’ e ha un’impostazione diversa: la vita di un lavoratore vale 20 crediti, si può lavorare con 15 e 5 si recuperano con un corso di formazione. C’è una valutazione che a noi sembra lontana dal rispetto delle vite umane e dalla necessità di intervenire con investimenti e risorse su un tema che è una strage.
Non siamo riusciti a capire qual è la copertura economica che servirà a fare nuove assunzioni per controlli e ispezioni;
Subappalti? Nessuna risposta, tentativi di avvicinarsi a norme non chiare, quando la nostra richiesta era secca: applicare nel settore privato le regole che si applicano nel pubblico;
600 milioni per gli agricoltori sono stati dati in 24 ore, l’omicidio nautico nello stesso tempo. Giusto, ma per i morti sul lavoro quanto tempo ci vuole?