Su salari e pensioni avevamo chiesto di detassare tredicesima e gli aumenti contrattuali. In manovra però non c’è nessuna risposta a questa emergenza.
C’è un parziale intervento sul cuneo fiscale, ma solo fino a 20mila euro. Per noi non è sufficiente. Restano i voucher. Questo significa mettere in discussione lavoratori e contratti in due settori dove c’è tanto lavoro precario e il caporalato la fa da padrone. Per noi sono da ritirare.
Sulle misure che intervengono sul fisco la nostra sensazione è che la manovra dica che in questo Paese si possono evadere le tasse a danno di lavoratori dipendenti e pensionati che pagano quasi il 90% dell’Irpef.
È inaccettabile la mancata perequazione delle pensioni e la modifica a Opzione Donna.
Sulla extra tassa sugli extraprofitti si passa dai 14,4 miliardi a solamente 2,2. In sostanza si allenta la pressione su chi guadagna tanto, stringendola invece su lavoratori e pensionati. Ci è stato detto che ci sono alcune riflessioni condivise, altre no. C’è anche disponibilità ad aprire una serie di tavoli e confronti ma vista l’emergenza salariale non è così che si mangia e pagano le bollette. Vedremo come andrà.
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