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Veronese (UIL). Ridicolo e irrispettoso considerare salvifico il Pacchetto Sommerso

Cominciamo col dire che si riducono le sanzioni sul lavoro occasionale in agricoltura, che sappiamo tutti essere un settore in cui il lavoro nero, grigio e il caporalato sono fortemente presenti. Per le aziende irregolari, che regolarizzano la loro posizione contributiva, normativa e su salute e sicurezza, vi è il via libera a benefici normativi e contributivi. Ci resta veramente difficile comprendere come si possa consentire il diritto a tali benefici a chi viola norme anche su salute e sicurezza.

 

In caso di appalti e subappalti, invece che applicare i Ccnl sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative, si vuole aprire a quelli maggiormente applicati nel settore, a tutto svantaggio dei lavoratori impiegati negli stessi. Nel “Pacchetto Sommerso”, inoltre, è previsto un intervento volto a premiare quei datori di lavoro che “intenzionalmente” evadono contributi e premi derivanti dall’impiego di lavoratrici e lavoratori in nero. A loro viene concessa una premialità consistente in un condono mascherato, realizzato attraverso una forte riduzione di sanzioni.

 

Ricordiamo che lavoro nero significa non rispetto dei diritti sanciti dal nostro ordinamento, compreso il non rispetto delle norme su salute e sicurezza, spesso causa di infortuni e morti sul lavoro. Inoltre, è stata proposta una “zona franca” di 18 mesi in virtù della quale le aziende che sono state controllate una volta, non verranno più verificate per quel tempo. Invece che rafforzare l’organico degli ispettori del lavoro, oltre a quelli che sono e stanno per essere assunti, decisi dal Governo Draghi, si pensa di rinunciare ai controlli per razionalizzare le forze. Il tanto declamato confronto con le Organizzazioni Sindacali è stato fatto su questi temi?

 

Ci sono stati semplicemente inviati documenti con la richiesta di rispondere per iscritto entro un giorno e mezzo. Questo non è confronto, che invece sarebbe stato obbligatorio parlando di riforma prevista dal Pnrr. La Uil, responsabilmente, ha mandato le proprie osservazioni, ma quanto verrà raccolto dalla ministra Calderone non ci è dato sapere. Rischiamo che questo provvedimento venga approvato dal Consiglio dei ministri senza un preventivo confronto vero con le Parti sociali. Tutto questo è vergognoso! Far passare, poi, questo pacchetto come quello salvifico sul tema salute e sicurezza ci appare ridicolo e irrispettoso delle persone che muoiono giornalmente sul lavoro nel nostro Paese.

 

Ma ricordarlo sembra che non basti. Chissà che questa ennesima strage sul lavoro non possa servire per aprire le coscienze di quanti hanno il dovere di agire con reali misure di prevenzione, repressione e controllo, attraverso un consistente aumento degli ispettori e delle ispezioni che oggi vedono coinvolte meno di 10 aziende ogni 100.

 

Ivana Veronese, Segretaria confederale UIL