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Veronese (UIL). Non solo caro bollette
ma anche caro tariffe

In 5 anni aumenti medi del 7,7%, con punte del 69%. Nell’ultimo anno rispetto al 2021 aumenti medi del 3,7% con punte dell’86%.

Tra il 2021 e il 2022 la TARI aumenta in 65 città capoluogo. Nel 2022 il costo medio della TARI è pari a 325 euro annui con punte di 519 euro.

Tra il 2018 e il 2022, ovvero in 5 anni, la Tassa sui Rifiuti (TARI), è aumentata mediamente del 7,7%, mentre nell’ultimo anno, rispetto al 2021, l’aumento è stato pari allo 3,7%.

Tra il 2021 e il 2022 sono 65 le città capoluogo di provincia che hanno aumentato la tassa.

In valori assoluti – spiega Ivana Veronese, Segretaria Confederale UIL – le famiglie italiane hanno versato nel 2022, per la tariffa rifiuti, 325 euro medi, a fronte dei 313 euro del 2021 e dei 301 euro versati nel 2018.

È quanto scaturito dallo studio del Servizio Lavoro Coesione e Territorio UIL che ha elaborato i costi in 107 città capoluogo di provincia.

Il campione si riferisce ad una famiglia composta da quattro componenti con una casa di 80 mq e reddito ISEE di 25 mila euro.

Nelle città in cui è in vigore la tariffa puntuale (TARIP/TARIC) si è fatto riferimento agli “svuotamenti minimi” e le tariffe sono comprensive dell’IVA 10%. La TARI è comprensiva del tributo provinciale ambientale (TEFA).

 

Roma, 15 maggio 2023