Gli emendamenti approvati dalla Commissione bilancio del Senato al decreto PNRR, che permettono alle Pubbliche Amministrazioni di far ricorso al lavoro in somministrazione, non risolvono certamente il problema della messa a terra dei progetti e l’accelerazione della spesa effettiva, bensì servono soltanto ad aumentare il precariato.
La Uil ha sempre posto il tema di affrontare strutturalmente il nodo dell’efficienza e dell’efficacia del funzionamento della Pubblica Amministrazione, sottolineando che gli investimenti per il suo funzionamento devono esser percepiti e concepiti come proprie e vere precondizioni allo sviluppo.
Nella Pubblica Amministrazione, sia centrale che locale, è necessario una grande opera di rigenerazione amministrativa che preveda un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di personale specializzato, che vada ben oltre il turn over, e un piano di formazione e aggiornamento degli attuali dipendenti.
Al contempo, occorre modificare i parametri per le assunzioni e per la spesa negli Enti Territoriali, dal momento che quasi il 60% degli Enti Locali sono in dissesto o predissesto e quindi hanno assunzioni bloccate per svolgere l’ordinaria amministrazione.
Solo così possiamo pensare di spendere le risorse non solo del PNRR, ma anche quelle della coesione europea e nazionale.
Ivana Veronese, Segretaria confederale UIL