Proprio nei giorni di Ferragosto, nel mare di Sardegna, meta fra le più ambite per coloro che sono in ferie, c’è stato l’ennesimo infortunio mortale sul lavoro. La Uil esprime cordoglio e vicinanza ai familiari della vittima e confida nelle indagini per verificare se ci fossero tutti i sistemi di protezione e prevenzione e se Il lavoratore fosse preparato a quel tipo di attività.
Nei giorni delle vacanze, nelle ore dedicate al riposo e al ristoro ci sono molte persone che lavorano per noi: a loro è dovuta concreta riconoscenza e giusta attenzione.
Il lavoro deve essere per tutti regolato da buoni contratti rispettati in ogni passaggio, ben pagato, stabile e, soprattutto, sicuro.
Nessuna lavoratrice e nessun lavoratore deve riportare danni alla propria integrità psico-fisica, contrarre una malattia professionale o, ancor peggio ovviamente, morire di lavoro.
La Uil prosegue nel suo impegno per “Zero morti sul lavoro”: quella per il lavoro buono e sicuro è una battaglia sindacale e di principio che non va mai in vacanza.