Un segnale importante emerge dai dati Istat di giugno. Calano gli inoccupati e sale l’occupazione questo è un trend positivo. Bene anche l’aumento dell’occupazione con contratti stabili, ma poca cosa al confronto con la crescita dei contratti precari che la fanno ancora da padrone in questa ripresa.
I mesi che abbiamo davanti, con incertezze e turbolenze, devono vedere tutte e tutti impegnati perché la ripresa sia costruita con lavoro stabile, a tempo pieno, con il pieno coinvolgimento di donne e giovani.
Questo abbiamo anche ribadito a Draghi nel corso dell’ultimo incontro.
In caso contrario inizieremo a scorgere il fallimento di Next Generation e degli impegni dell’Italia a colmare il gap di occupazione femminile, giovanile e nel mezzogiorno.
Ivana Veronese, Segretaria confederale UIL
Roma, 1 agosto 2022