Roma 4 giugno 2024 – È ora di mettere fine alle attese, non è più tollerabile questo immobilismo da parte dello Stato che, ancora oggi, procrastina su importanti decisioni come l’organico, il rinnovo del contratto, le modifiche ordinamentali e le nuove assunzioni.
Scelte politiche poco lungimiranti hanno portato oggi il Corpo Nazionale a una evidente riduzione dell’organico, a un aumento esponenziale dei carichi di lavoro e a una RIDUZIONE DELLA SICUREZZA degli operatori. Un danno per la macchina dei soccorsi che oggi fa i conti con eventi climatici sempre più improvvisi e disastrosi, richieste di soccorso sempre più numerose e alle quali, spesso, è difficile rispondere con quella prontezza che contraddistingue i Vigili del Fuoco.
Un turnover nettamente squilibrato con numeri che fanno rabbrividire: 1800 pensionamenti quest’anno che verranno rimpiazzati con il turn over nel 2026, di contro l’assunzione di circa 1600 unità che faranno un corso di formazione di 9 mesi, quindi, saranno disponibili nel 2025 inoltrato. Un calcolo matematico che anche un ragazzino delle elementari saprebbe risolvere: possibile chiusura delle sedi di servizio per mancanza di personale.
Una manifestazione, quella del 4 giugno in Piazza dell’Esquilino a Roma, per chiedere risposte concrete su temi importanti che non possono e non devono essere più rimandati, perché solo chi vive dentro il soccorso e per il soccorso, conosce i veri problemi e vive la quotidianità del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
La UILPA dei Vigili del Fuoco, proprio per rivendicare le ataviche CARENZE di ORGANICO – il ritardo sulle ASSUNZIONI del personale – il mancato RINNOVO del CONTRATTO scaduto dal 2021 – le MODIFICHE ORDINAMENTALI ancora al vaglio e, soprattutto, per dare voce ai lavoratori dei Vigili del Fuoco, ha deciso di scendere in piazza in modo da far capire che dietro il sacrificio di molti c’è un ingranaggio inceppato dalla troppa burocrazia e dalla inefficace attenzione, che fanno protrarre nella storia del CNVVF sempre gli stessi annosi problemi.
Adesso la misura è colma ed è impensabile che le imponderate scelte degli anni passati ricadano sui lavoratori dei Vigili del Fuoco e che, soprattutto, incidano sulla loro sicurezza e su quella dei cittadini. È ora che chi di dovere si metta la mano sulla coscienza e utilizzi il proprio potere politico per mettere sul piatto tutte le risorse necessarie a “rinnovare” la macchina dei soccorsi, in modo che possa continuare a operare con le adeguate energie e le giuste capacità.
Auspichiamo che la manifestazione del 4 giugno acceleri il confronto tra Governo e parti sociali e possa, sciogliere i nodi delle risorse economiche da investire nell’ordinamento del personale, nel contratto di lavoro, nelle assunzioni, sciogliere i nodi della burocrazia ancora oggi legaccio che impedisce la tutela e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini.
Alessandro Pinti, Segretario Generale Uilpa Vigili del Fuoco