UILPA, UIL FPL e UIL RUA, con apposita nota a firma dei rispettivi Segretari Generali, Benedetto Attili, Giovanni Torluccio e Alberto Civica, e trasmessa in data odierna ai competenti organi, hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale dei comparti Ministeri e Presidenza del Consiglio dei Ministri, Agenzie Fiscali, Enti Pubblici non economici, Enti locali, Sanità, Università, Ricerca e AFAM, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della Legge 146 del 12 giugno 1990, come modificata dalla Legge n. 83/2000.
Le motivazioni rappresentate concernono le disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità per il 2014, con le quali si prevede la conferma di una serie di misure per il contenimento delle spese di personale nel settore del pubblico impiego (art. 21), quali il blocco economico della contrattazione fino al 2015, nonostante il fatto che i contratti vigenti siano scaduti già dal 2009. Le tre categorie hanno dichiarato di ritenere improponibile un’ulteriore proroga di tale misura che ha già prodotto un danno economico di notevole entità per i lavoratori del pubblico impiego, destinato a ripercuotersi in modo permanente anche sul futuro trattamento previdenziale loro spettante.
Inoltre, UILPA, UIL FPL e UIL RUA, hanno evidenziato come risulti priva di motivazioni la prevista estensione fino al 2018 dell’efficacia della norma in base alla quale l’indennità di vacanza contrattuale da computare, quale anticipazione dei benefici complessivi da attribuire all’atto del rinnovo contrattuale, è quella in godimento al 31 dicembre 2013, dal momento che tale previsione lascerebbe presagire l’intento di reiterare il blocco della contrattazione di un ulteriore triennio.
Per tali motivi è stato richiesto il preventivo esperimento della procedura conciliativa, così come previsto dalla sopracitata normativa, mediante la convocazione dell’apposito Organismo di conciliazione.
Vi terremo informati sui relativi sviluppi.