Abbiamo molto apprezzato le prime uscite pubbliche del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dei Sottosegretari e le parole da loro spese sul carcere e sulle urgenze del Corpo di polizia penitenziaria. Al di là del merito delle questioni, che necessitano di accurato approfondimento, è significativo che per una volta si pongano al centro delle attenzioni anche gli operatori della Polizia penitenziaria. Tuttavia, il tempo della campagna elettorale è finito, ora c’è bisogno che alle parole seguano i fatti.
Nelle carceri si continua a morire, a subire violente aggressioni, a soffrire in tutti i sensi umanamente immaginabili. Dall’inizio dell’anno a oggi sono 78 i suicidi fra i detenuti e 5 fra la Polizia penitenziaria, 2 gli omicidi, più di 1.000 gli agenti feriti e contusi per aggressioni da parte dei reclusi, a loro volta pure malmenati da compagni di detenzione in scontri e risse di cui non si hanno i numeri, perché secretati dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria proprio per la loro enormità. A fronte di tutto ciò, non basta che chi ha responsabilità di governo dichiari e discetti in convegni e dibattiti, ma servono interventi concreti”, prosegue il Segretario UILPA PP.
Al Ministero di via Arenula aprano subito un serrato e costante confronto con le Organizzazioni Sindacali e mettano in campo un decreto carceri con carattere d’urgenza che possa affrontare l’emergenza e le esigenze più impellenti e, parallelamente, si pensi a una legge delega, per riforme complessive e strutturali che dovranno interessare anche l’architettura dell’Amministrazione e del Corpo di polizia penitenziaria. Così com’è indispensabile che già nella varanda legge di bilancio siano previste risorse per cospicue assunzioni straordinarie, sono 18mila le unità mancanti al Corpo di polizia penitenziaria, ed equipaggiamenti. Noi, lo ribadiamo, siamo pronti a offrire il nostro costruttivo e responsabile contributo di idee e proposte.
Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.