ROMA, 02/02 2022 – “Il pensionamento del Capo del DAP, Bernardo Petralia, nominato a seguito delle dimissioni di Francesco Basentini, successivamente alle rivolte del marzo 2020 e alle polemiche conseguenti alle scarcerazioni durante la prima ondata del Covid-19, costituisce indubbiamente ulteriore motivo di destabilizzazione per le carceri e per tutto il sistema d’esecuzione penale. A Petralia va riconosciuto il merito di aver rappresentato un punto di riferimento in un momento drammatico per tutto il Paese e di aver contribuito, probabilmente in maniera decisiva, a fare in modo che l’apparato del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, da cui si è poi dimesso – è bene ricordarlo – anche il Direttore generale dei detenuti (anche lui magistrato), Giulio Romano, non naufragasse in maniera irreversibile. Non sfugge poi che il suo mandato ha subito sostanziali aggiustamenti, se non vere e proprie inversioni di rotta, con il cambio di governo del febbraio dello scorso anno e che il perdurare, con alti e bassi, della pandemia da coronavirus, così come gli strascichi delle stesse rivolte, emblematico il caso di Santa Maria Capua Vetere, ne abbiano condizionato l’azione. Ma, anche al di là di ogni differenza, abbiamo trovato un interlocutore sempre attento, disponibile, franco e leale. Adesso è indispensabile che il Governo individui con immediatezza una personalità qualificata e competente che possa farsi carico delle immani problematiche penitenziarie con l’autorevolezza di un mandato pieno e di obiettivi chiari”.
Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, alla notizia del pensionamento, con decorrenza dal 1° marzo 2022, del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Bernardo (Dino) Petralia.
“Non saranno tollerabili e il sistema non reggerebbe – argomenta ancora il Segretario della UILPA PP – fasi d’incertezza che, facilmente, in ambiente penitenziario rischierebbero pure di prestare il fianco all’inventiva personale; la quale, come sì è già visto, non sempre è auspicabile. Così come non è salutare per un’amministrazione complessa e di peculiare importanza quale quella penitenziaria l’avvicendamento al vertice, in media, ogni due anni. Allora ci auguriamo che il Governo sia in grado di incaricare una figura stabile, magari guardando alle potenzialità che il DAP già esprime, capace di poter mettere in campo una progettualità immediata, ma di ampio respiro e che vada anche oltre la durata della legislatura”.
“Al Presidente Bernardo Petralia – conclude De Fazio – auguriamo il meglio per il futuro e rivolgiamo il nostro grazie per l’impegno profuso e per la vicinanza che non ha mai fatto mancare agli operatori”.