Banner

UILPA Polizia Penitenziaria. FESI 2022, firmato l’Accordo

Nella tarda mattinata odierna, presso la sede ministeriale di Via Arenula, è stato definitivamente sottoscritto l’Accordo sul FESI per l’anno 2022 fra le Organizzazioni Sindacali e il Sottosegretario di Stato, Andrea Delmastro delle Vedove.

Alla riunione, per le Amministrazioni, (DAP e DGMC), hanno partecipato il Dott. Parisi e il Cons. Cacciapuoti e altri dirigenti dei due dipartimenti

La UILPA Polizia Penitenziaria, nella sua “dichiarazione di firma” ha ancora una volta rappresentato la necessità che il Governo stanzi risorse economiche aggiuntive, precipuamente finalizzate, per rifinanziare il FESI della Polizia penitenziaria, il cui importo complessivo, per via del metodo di ripartizione utilizzato, risulta assolutamente sottodimensionato rispetto a quello destinato alle altre Forze di Polizia (il FESI disponibile pro-capite per gli appartenenti alla PolPen ammonta a meno della metà di quello godibile dagli operatori della Polizia di Stato e, ancora di meno, se paragonato a quello attribuito agli appartenenti alla Guardia di Finanza). D’altronde, un’operazione per molti versi analoga è stata già realizzata con il finanziamento dell’indennità di comando in favore dei Carabinieri (la UILPA PP ha sollecitato anche un approfondimento circa la necessità di riconoscere la predetta indennità anche alla PolPen).

Peraltro, la UIL ha evidenziato che con l’ultima legge di bilancio il Governo si è mosso in direzione contraria, sottraendo parte delle risorse disponibili per il pagamento di indennità al Corpo di polizia penitenziaria, finanziate con risorse contrattuali, e che proprio per questo al più potevano essere destinate al FESI. 

La UILPA PP ha inoltre evidenziato come gli operatori, per il tramite delle organizzazioni sindacali, a fronte dell’inerzia dell’Amministrazione penitenziaria e della politica abbiano deciso negli scorsi anni, in diverse sedi decentrate, di autotassarsi destinando parte della retribuzione a sostenere simbolicamente i colleghi vittima di aggressioni da parte dei detenuti e che si sta valutando se assumere una scelta analoga, per il 2023, anche a livello nazionale.

“Ma ovviamente, non è questa la soluzione al gravissimo problema delle aggressioni – ha detto la UILPA PP –, la quale passa anche per l’approvazione di norme che inaspriscano le pene previste in caso di aggressione ai danni di appartenenti al Corpo, almeno al pari di quanto realizzato a tutela dei pubblici ufficiali impiegati in servizio di ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive e per altre categorie di lavoratori. Così come passa attraverso la revisione del modello custodiale, la corretta gestione dei detenuti malati di mente, la redazione di protocolli di intervento, l’implementazione degli equipaggiamenti, gli organici adeguati, etc.”.

 

L’on. Delmastro si è dichiarato assolutamente concorde e disponibile ad affrontare congiuntamente alle Organizzazioni Sindacali questi e altri temi e, su esplicita richiesta della UIL, si è impegnato a convocare a breve un’apposita riunione.

 

 

Sito realizzato
dall’
Ufficio comunicazione UILPA

Contatore siti