Banner

UILPA P.P. Bene le parole alla Festa della polizia penitenziaria, ora seguano i fatti

Nonostante le provocazioni, le aggressioni e le ferite quotidiane subite. Nonostante i turni spesso massacranti per le carenze di personale. Nonostante i disagi e gli inconvenienti inevitabili in strutture in alcuni casi vecchie e fatiscenti. Nonostante tutto, ogni giorno, indossano quell’uniforme e svolgono con dignità e professionalità un lavoro che non tutti sarebbero in grado di fare’. Questo un passo del discorso pronunciato dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, al 206esimo Anniversario di fondazione del Corpo di polizia penitenziaria e riferito alle donne e agli uomini che lo compongono. Auspichiamo che già dal prossimo vi sia qualche ‘nonostante’ in meno, perché siamo stanchi delle belle parole e delle pacche sulle spalle e aspettiamo da troppo tempo fatti concreti.

Abbiamo molto apprezzato sia l’organizzazione della celebrazione sia la presenza delle massime autorità del Paese, tra cui il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, e il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e già questo è un risultato non scontato come potrebbe sembrare, attese le anche recentissime esperienze di tutt’altro segno; ma abbiamo soprattutto colto con condivisione e fiducia il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nonché i discorsi del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e – appunto – del Capo del DAP, Giovanni Russo. A questi ultimi, adesso chiediamo consequenzialità attraverso l’avvio di un concreto progetto riformatore e l’urgente approvazione di un decreto carceri che possa affrontare l’emergenza in atto, ribadendo che le assunzioni annunciate, seppur si riuscissero a conseguire nonostante la carenza di scuole di formazione, non basterebbero neppure a coprire il turn over.

 

Roma, 22 marzo 2023

Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.