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UILPA MiC. Basta attacchi alla tutela del patrimonio culturale! Al via la mobilitazione dei lavoratori della Cultura

Assemblea Nazionale dei lavoratori di Archivi, Biblioteche e Soprintendenze il 13 marzo 2023

Con il Decreto Legge 13 del 24 febbraio scorso questo Governo ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di difendere chi tutela il Paesaggio applicando l’art.9 della Costituzione. Il decreto interviene con l’ennesima definitiva spoliazione di competenze delle Soprintendenze Territoriali che intervengono sui processi autorizzativi gli interventi realizzativi dei progetti PNRR. In nome della cosiddetta semplificazione si emarginano ruolo e funzioni istituzionali delle Soprintendenze sul territorio aprendo di fatto la strada ad un ulteriore grave scempio del paesaggio, attuato in nome di una transizione ecologica che si vorrebbe realizzata senza il minimo rispetto delle regole e dei principi costituzionali di tutela.

Accanto a questa resta grave e strutturale la carenza degli organici, con Uffici  ormai ridotti ai limiti delle proprie capacità di erogazione dei servizi e molti di essi a rischio chiusura, per il venir meno di figure professionali essenziali che non vengono sostituite. Una carenza media del 45% rispetto agli organici previsti e ritardi inaccettabili nell’attuazione dei peraltro insufficienti piani occupazionali. Con i pochi lavoratori rimasti costretti a far fronte a ritmi di superlavoro per poter essere in grado di dare risposte ai cittadini. Ancora oggi si sopperisce alle emergenze tramite un ricorso indiscriminato alle esternalizzazioni che popolano un mercato del lavoro caratterizzato da un altissimo tasso di precariato e sfruttamento.

Questa la triste realtà dei settori produttivi che operano sui cicli di tutela del nostro patrimonio culturale.

L’avvento del nuovo Governo non ha cambiato di una virgola la situazione di degrado, anzi l’interesse del nuovo Ministro sembra essere incentrata sulla spinta estrema alla commercializzazione del patrimonio culturale, tramite l’aumento diffuso, e nel caso del Pantheon addirittura l’introduzione,  dei biglietti di ingresso ai musei, con tariffe improponibili per una fruizione diffusa e democratica dei beni culturali. Né tantomeno risultano convincenti gli annunci di mera propaganda che rivendicano le assunzioni già decise dal precedente Governo e scorrimenti di graduatorie di idonei in numero ridotto rispetto a quanto già programmato.

Con l’Assemblea Nazionale del 21 marzo si intende ancora una volta porre all’opinione pubblica il tema del futuro dei nostri beni culturali, di quali politiche pubbliche attuare per garantirne la conservazione e la loro corretta fruizione, di quali interventi predisporre per garantire la piena occupazione, combattendo precariato e sfruttamento, di cosa bisogna fare per ridare dignità ed il giusto valore sociale agli Uffici che operano sul territorio.

Con l’Assemblea Nazionale del 21 marzo si riprende il percorso della vertenza nazionale iniziata a giugno scorso ed interrotta per effetto dei passaggi politici che hanno portato alla nascita del nuovo Governo. Oggi, per noi, il tempo è ampiamente scaduto e in assenza di risposte valuteremo tutte le ulteriori iniziative di lotta e mobilitazione che si dovessero rendere necessarie.

 

Roma, 20 marzo 2023

 

Comunicato stampa unitario 21 marzo 2023

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