Stanno emergendo nel mondo del lavoro, nella PA e non solo, delle nuove realtà lavorative e criticità … tra queste spicca che molti dipendenti di nuova nomina …“scappino” dalle aziende. Tale fatto, tuttavia, avviene non solo per stipendi e sistemi di premialità non adeguati agli aumenti lievitati del costo della vita degli ultimi anni … ma soprattutto per lo stile manageriale di molti soggetti e per il fatto che molti di essi sono inadeguati e inefficaci al ruolo che ricoprono.
È inutile ricordare che un valido team leader deve essere consapevole del proprio ruolo, comprendere la situazione lavorativa e perciò fare gli interessi dell’intera organizzazione piuttosto che del singolo (o addirittura di sé stesso), adattando il proprio comportamento in base al contesto ed evitando comportamenti troppo autoritari e arrivando alle corrette e condivise pianificazioni dell’attività lavorativa.
Nulla di tutto ciò però se poi le persone non si sentono soddisfatte e giustamente se ne vanno!
Naturalmente se Atene piange, Sparta non ride … difatti in molti contesti, che ben conosciamo, le nuove leve e chi ha qualche anno in più si sentono uniti nel constatare quotidianamente l’inadeguatezza e l’impreparazione dei nuovi manager… sempre più saccenti, sbrigativi, superficiali, non empatici, contrari alla formazione, dispotici e intransigenti, autoritari e rigidi oltre che accentratori… ossia l’esatto identikit del bad boss oggetto oramai di studi “Badbossology”…
Occorrerebbe invece riformulare processi di partecipazione attiva, le attività di Team Building e adottare le necessarie azioni correttive… ma tra il dire e il fare…
Naturalmente tale situazione su esposta non può far scordare che c’è anche una classe dirigente che meriterebbe di essere presa nella giusta considerazione, ricollocata nei giusti posti strategici, per via delle competenze e non essere considerata solamente una sfida. Occorrerebbe correggere il tiro e dare a essa il giusto risalto per permettere di emergere, rivedendo e migliorando i significati di missione e dei valori aziendali e personali, in quanto investire sull’aspetto valoriale ha un ruolo imprescindibile.
E quindi chiudiamo affermando che tra il dire e il fare, ci deve essere sempre… il sapere cosa fare.
Roma, 2 ottobre 2023
Il Coordinamento