In attesa dell’ulteriore incontro con l’Amministrazione, che si terrà giovedì prossimo sui passaggi tra le aree, vogliamo chiarire alcune questioni.
Confrontandoci al nostro interno, e ascoltando le tante lamentele dei nostri colleghi, riteniamo che la somministrazione dei quiz, seppur estratti da una banca dati messa anticipatamente a disposizione degli interessati … si possa evitare.
Il perché è presto detto… il ricorso alle procedure valutative deve escludere l’utilizzo di criteri diversi da quelli previsti dal CCNL, quali test o quiz, non coerenti con le procedure valutative utili per le progressioni tra le aree e da finanziare tramite le facoltà assunzionali.
Oltre a ciò aggiungiamo che, assodato lo scarso numero dei passaggi autorizzati, non si comprende anche la somministrazione, a una platea così ampia, dei quiz … dato che ben 2.500 colleghi rimarranno delusi e fermi al palo!!!
Invece di escogitare i quiz l’Amministrazione avrebbe dovuto, seriamente, uscire dall’impasse e ampliare il numero dei posti messi a bando … (mettendo mano al proprio tesoretto!) …
Ma come si fa, dopo circa 30 anni, a chiedere ai colleghi di seconda area, e che svolgono da sempre mansioni superiori, non riconosciute, se sono in grado di “passare” in area terza attraverso dei quiz? … Già sapendo che la maggior parte di loro non passerà? Ma si può tener conto solo della giornata buona nell’apporre le crocette e non tener conto dell’esperienza professionale acquisita nei decenni, da chi tira il carretto da anni … e lo ha fatto anche durante la pandemia?
Oltre al danno i colleghi subiranno l’ennesima beffa! E magari al MEF abbiamo ancora intenzione parlare di benessere organizzativo … quando l’affossamento professionale è da sempre uno dei fattori maggiori del malessere organizzativo?
Ribadiamo, una procedura che frustrerà in tanti, quiz o non quiz, visto che solo 600 dipendenti saranno gli “eletti” … su 3.300 potenziali beneficiari …
Forse era meglio, come aveva proposto la UIL, utilizzare più procedure di passaggi negli anni, ricorrendo a quanto previsto dalla legge Madia e dalla proroga alla stessa, nel silenzio totale di tutte le altre sigle … mentre adesso ai tavoli tutti recitano un tardivo mea culpa!
Da ultimo aggiungiamo, con un certo stupore, che qualcuno si è invece dichiarato estremamente soddisfatto della proposta della somministrazione dei quiz a risposta “CHIUSA” al MEF… mentre in altri Ministeri opta per soluzioni che non prevedono alcuna prova! Un “due pesi e due misure” alquanto strano.
Solo grazie alle nostre pressioni l’Amministrazione ha compreso che la prova del colloquio avrebbe oltremodo appesantito l’intera procedura!! Come anche è stata accolta la nostra richiesta di adottare un’unica procedura per attribuire nel 2023 il totale dei posti previsti (Legge Madia + percentuale prevista con CCNL).
Rimaniamo del tutto delusi dalla situazione … data l’attesa e il ridotto numero dei posti …
Bisognerebbe accrescere i posti da mettere a bando senza tante esitazioni … senza se e senza ma!!! Perché la vita lavorativa di decenni non è … tutta un quiz!
Roma 3 luglio 2023