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UILPA Lavoro. Su indennità di amministrazione INL e ANPAL impegni non rispettati

“Impegni non rispettati sull’indennità di amministrazione, intervenga la ministra Calderone. Continua lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Inl e di Anpal”. Cosi Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Flp, Confintesa Fp, Confsal Unsa e Usb Pi commentano le notizie di stampa relative al tema armonizzazione dell’indennità di amministrazione per il personale Anpal e dell’Inl nelle modifiche alla manovra presentate in commissione Bilancio della Camera dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

Nei giorni scorsi, fanno sapere i sindacati, “dopo l’incontro presso il Ministero del Lavoro, in occasione della giornata di sciopero, nel quale la Ministra Calderone assunse l’impegno di farci avere il testo della norma sul riconoscimento della perequazione al personale di Inl e di Anpal, abbiamo unitariamente scritto alla Ministra del Lavoro per avere contezza di questo testo, ma senza ricevere risposta di alcun tipo. Solo questa mattina, tramite agenzie di stampa e non tramite informazioni ufficiali dal Ministero, abbiamo avuto notizia che il riconoscimento dell’indennità di Amministrazione, nei valori previsti per i dipendenti del Ministero del Lavoro, è stato previsto anche per i dipendenti di Inl e Anpal, ma solo a far data dal 1° gennaio 2023. Non è previsto, nella norma, il riconoscimento di alcun tipo di arretrato per i lavoratori”.

Secondo i sindacati si tratta di “un regalo di Natale dal retrogusto amaro, insomma: rispetto ai 56 milioni di euro inizialmente ipotizzati per coprire il pregresso e l’applicazione a regime, nell’emendamento governativo alla legge di bilancio, alla fine, ci sono solo 20 milioni di euro per la perequazione di Inl e quasi 500.000 per Anpal. Il riconoscimento di quanto spettante, soltanto per il futuro, non ci trova in alcun modo d’accordo e chiediamo alla Ministra di attivarsi per un pieno riconoscimento. Ciò significa che le lavoratrici e i lavoratori di queste due Amministrazioni perderanno ognuno un’importante parte della retribuzione e della contribuzione per il triennio 2020-2022, e si tratta di diverse migliaia di euro pro-capite”.

Questo aspetto la Ministra del Lavoro, proseguono Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Flp, Confintesa Fp, Confsal Unsa e Usb Pi, “dovrebbe averlo ben presente, visto che da ex consulente del lavoro comprende bene le implicazioni di questo riconoscimento parziale. Non era questo ciò che era stato promesso ai lavoratori e non crediamo si stia facendo tutto il possibile. Sebbene sia prevista la perequazione per il personale dal 2023, non possiamo accettare che gli stessi lavoratori perdano importi relativi al pregresso. Attendiamo che la Ministra del Lavoro e il neo nominando direttore dell’Ispettorato, già Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero del Lavoro, intervengano concretamente e urgentemente per valorizzare il personale che fa capo alle due Agenzie del Ministero, come promessoci lo scorso 12 dicembre. Per quanto ci riguarda, la vertenza perequazione non si è affatto conclusa e lo stato di agitazione del personale resta in piedi, sia chiaro a tutti”, concludono.