In data 16 marzo, a seguito delle reiterate richieste di parte sindacale e della proclamazione dello stato di agitazione presso l’ITL di Roma con l’avvio di azioni di lotta, siamo stati convocati per affrontare le gravi criticità che si stanno riscontrando presso l’ufficio capitolino.
In apertura dell’incontro il Direttore Pennesi ha chiarito (come sospettavamo da tempo) che non esisterebbe alcuna convenzione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, e che si starebbe agendo sulla base di un’intesa verbale tra l’ex Direttore dell’INL e il Procuratore Capo, il quale pretenderebbe un costante coinvolgimento del personale dell’INL, da impiegare su veri e propri turni di reperibilità.
Insomma, i colleghi romani si trovano sotto scacco, dovendo rispondere alle chiamate della Procura della Repubblica (ad ogni ora del giorno e della notte) senza alcun tipo di riconoscimento economico e in assenza di una regolamentazione a tutela della propria integrità fisica, psicologica e professionale.
L’Amministrazione, nel rappresentare le responsabilità in cui incorrerebbe il personale ispettivo nel caso di rifiuto dell’attività di polizia giudiziaria, ha ribadito che le norme del codice di procedura penale e la qualifica di UPG non consentono all’INL di declinare le richieste della Procura.
Nel corso dei nostri interventi abbiamo ribadito quanto avevamo già detto e scritto: né le OO.SS. né i lavoratori intendono venir meno alle proprie responsabilità né opporsi all’attività d’indagine a seguito di infortuni sul lavoro (ci mancherebbe altro!), ma certo quello realizzato presso l’ITL di Roma non può rappresentare il modo corretto per far fronte a tali attività, visto che al momento si tratta di un’attività extra orario (molto spesso) e senza la previsione di adeguate risorse e dei necessari strumenti.
Proprio per questo, abbiamo ribadito per l’ennesima volta, che occorre partire dalle basi, ossia stabilire le regole d’ingaggio con un protocollo condiviso con le OO.SS. che disciplini:
- modalità di chiamata del personale ispettivo che rispettino in primis il criterio di volontarietà;
- esercizio delle competenze tecniche in base al ruolo e profilo contrattuale;
- gli strumenti messi a disposizione dei lavoratori (ad es. cellulare di servizio su cui ricevere le chiamate e auto di servizio con cui recarsi presso il luogo richiesto);
- il numero massimo di chiamate effettuabili nei confronti di ciascun lavoratore nel corso del mese;
- il rispetto dei riposi giornalieri e compensativi (in assenza del quale l’Ispettorato stesso è deputato ad irrogare sanzioni e rispetto al quale ci riserviamo ulteriori approfondimenti);
- l’entità delle risorse da mettere a disposizione del personale, che non possono essere certamente quelle esigue del FRD, né quella risibile e offensiva di € 10,00 euro lorde a turno;
- rimborso chilometrico per il personale ispettivo che usa la propria autovettura per recarsi al centro di Roma, nonché il rimborso di quanto anticipato per eventuali parcheggi;
- accessi alla ZTL tramite convenzione con il Comune di Roma, così da evitare paradossali sanzioni amministrative comminate per violazione del codice della
E’ quindi assolutamente necessario riaprire un’interlocuzione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma per delimitare gli ambiti di intervento e le richieste di disponibilità, tenuto conto soprattutto dell’esiguo numero di personale ispettivo tecnico formato per tali specifiche attività.
Sul punto, la previsione di future immissioni in servizio di personale qualificato, per quanto mostri l’impegno dei vertici sul reperimento di nuove risorse umane, non risolve affatto le attuali preoccupazioni e le rilevanti criticità in cui sono costretti ad operare gli ispettori dell’INL, i quali, oltre a patire da tempo carenze d’organico divenute ormai inaccettabili, vedono espandersi i propri doveri e impegni quotidiani senza alcun riconoscimento economico legato all’esercizio della proprie funzioni di U.P.G.
Per le motivazioni esposte e in un’ottica nazionale, queste OO.SS. hanno espressamente chiesto all’Amministrazione che nell’interlocuzione in atto con la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali si discuta anche dell’immediata fissazione di una specifica indennità per i ruoli ispettivi in ragione dell’esercizio delle competenze di U.P.G., dei relativi rischi professionali e dell’attribuzione di più gravose responsabilità.
L’incontro si è chiuso con l’impegno da parte dell’Amministrazione di presentarci una bozza d’intesa nelle prossime settimane.
Roma, 17 marzo 2023
FP CGIL | CISL FP | UILPA | FLP | CONFINTESA FP | CONFSAL- UNSA | USB P.I. |
M.ARIANO | M. CAVO | I. CASALI | A. PICCOLI | N. MORGIA | V. DI BIASI | G. DELL’ERBA |