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UILPA Lavoro. Grande partecipazione, andiamo avanti

Centinaia di lavoratrici e lavoratori hanno affollato via Flavia, nel corso del presidio organizzato per contestare l’ingiustificato passo indietro del Ministero sul regolamento in materia di lavoro agile.

Durante la manifestazione i lavoratori e i rappresentanti sindacali intervenuti hanno ricordato come il Ministero del Lavoro si era contraddistinto fino a poche settimane fa per essere un Ente all’avanguardia nella regolazione del “work-life balance”, attraverso un regolamento che aveva permesso di mantenere alti livelli di efficienza. Hanno altresì ricordato come le nuove disposizioni siano oltremodo illogiche in considerazione della disastrosa situazione logistica delle sedi del Ministero, su cui andremo a fondo.

Purtroppo il nuovo regolamento di fatto imposto dall’Amministrazione ha riportato il Ministero del Lavoro indietro nel tempo, non tenendo conto degli anni intanto passati e degli investimenti fatti per poter essere all’avanguardia, riuscendo a mantenere grandi risultati. Forse qualcuno pensava che i lavoratori e il sindacato tutto avrebbero subito questo inutile sopruso e sarebbero tornati volentieri indietro. Invece, la partecipazione e la rabbia dimostrano che è solo iniziata la lotta per convincere l’amministrazione a riprendere la strada che troppo frettolosamente e senza alcuna motivazione ha inteso abbandonare. Per questo, l’assemblea ha concordato che ciascun lavoratore si atterrà strettamente alle proprie mansioni ed al proprio orario di lavoro, rifiutandosi di svolgere mansioni che non competono al proprio profilo ed evitando il ricorso a prestazioni di lavoro straordinario. Ed è solo un ulteriore passo nello stato di agitazione proclamato.

Il grande assente in questa vertenza è il vertice politico del Ministero, che continua a non rispondere alle richieste di incontro dei rappresentanti dei lavoratori, senza degnarsi di dare una risposta o una motivazione plausibile.
La parte politica, invece di girarsi dall’altra parte e far finta di niente, è chiamata urgentemente a intervenire, prendendo atto della fallimentare gestione della questione del lavoro agile – trasformata da questione di ordinaria amministrazione a “caso di Stato”.

Su una cosa non c’è alcun dubbio: noi andremo avanti fino a che non avremo risposte adeguate, coinvolgendo nella problematica anche le rispettive federazioni nazionali.

 

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L’ANNUNCIO DEL PRESIDIO UNITARIO

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Ufficio comunicazione UILPA

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