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UILPA INPS. «Le difficoltà dei nuovi assunti sono prevalentemente collegate al costo della vita». Intervista a Sergio Cervo

Sergio Cervo, Coordinatore generale UILPA Inps

Nella sua amministrazione qual è la situazione rispetto all’applicazione del CCNL sugli sviluppi professionali?

 

Gli strumenti previsti dalla contrattazione collettiva hanno da sempre puntato a riconoscere e valorizzare il lavoro svolto dai dipendenti, cercando di superare le complessità connesse al metodo, di volta in volta adottato, per garantire uno sviluppo professionale a tutti i dipendenti. L’Istituto, infatti, può contare su una certa autonomia, grazie al Fondo risorse decentrate previsto dal contratto. Il nuovo anno si è aperto con l’intenzione di far ripartire immediatamente i tavoli della contrattazione integrativa per completare questo processo di valorizzazione, raggiungendo lavoratori e lavoratrici ancora in attesa del riconoscimento dei differenziali stipendiali e delle progressioni verticali.

 

Programmazione dei fabbisogni, organizzazione degli uffici, lavoro a distanza, formazione: quanto è forte il coinvolgimento del sindacato rispetto a questi temi strategici per la gestione del personale?

 

L’attività sindacale dagli anni ’80 ad oggi è stata oggetto di forti cambiamenti. Ricordo che le organizzazioni sindacali confederali facevano parte del CdA dell’Istituto e hanno lasciato un segno positivo nella costruzione delle relazioni sindacali. Passando alla domanda, rispetto soprattutto all’organizzazione degli uffici e alla formazione, credo che il coinvolgimento del sindacato sia di fondamentale importanza, soprattutto in un’amministrazione come l’Inps, caratterizzata da un forte dinamismo organizzativo che deve essere in grado di affrontare le esigenze sempre più pressanti della collettività. Lo smart working, ad esempio, può diventare un’ottima leva gestionale.

 

Negli ultimi anni la contrattazione nazionale prevede il potenziamento del welfare contrattuale, che per la UIL è una battaglia di bandiera. Ci può descrivere la situazione nel suo settore?

 

La Uilpa ha sempre avuto a cuore il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie, per questo abbiamo cercato di ampliare la categoria di benefici da destinare ai dipendenti: concessione di sussidi, di borse di studio, di contributi a favore di attività culturali, di prestiti, di mutui. Dal 2008, inoltre, l’Istituto può contare anche sull’Asdep, il fondo sanitario integrativo istituito per i dipendenti pubblici e per i loro familiari fiscalmente a carico per garantire l’assistenza sanitaria integrativa.

 

Che cosa si aspettano dal sindacato – e dalla UILPA in particolare – i giovani che sono da poco entrati a lavorare nella sua amministrazione?

 

Dopo un blocco del turn over che è durato anni, finalmente l’Istituto ha realizzato un importante piano di assunzioni. Dal 2019, infatti, hanno fatto ingresso all’Inps circa ottomila dipendenti. Il loro arrivo farà allentare la pressione su alcune sedi territoriali che registrano ancora un forte sottorganico. Le difficoltà dei nuovi assunti sono prevalentemente collegate al costo della vita delle città del Nord Italia. Difficoltà che per alcuni diventano insormontabili al punto da rinunciare al posto di lavoro. Su questo ci stiamo impegnando per cercare soluzioni. Ad esempio, attraverso l’adozione capillare del lavoro a distanza, oppure puntando su soluzioni abitative economicamente accessibili. Misure che potrebbero impedire lo svuotamento delle sedi coinvolte.

 

Roma, 10 gennaio 2024

 

A cura dell’Ufficio Comunicazione UILPA