Ci eravamo lasciati, prima delle festività, con l’impegno formale del Direttore Generale di avviare una dedicata sessione di confronto per affrontare i disservizi causati dal rilascio della procedura SGP che, sommata alle infinite disfunzioni informatiche caratterizzate da continui rallentamenti, blocchi e malfunzionamenti vari, è causa di stress per i nostri colleghi ma anche oggetto di lamentele da parte della nostra particolare utenza che, sempre più, stenta a riconoscere l’Ente con cui da sempre è abituata a trattare.
Siamo stati costretti, in più occasioni, a vibrate proteste e reiterate sollecitazioni per la fissazione di una data in cui ottenere risposte e soprattutto vedere risolte le cause di tali problematiche che, sempre più, risultano invalidanti e nocive per la salute psico-fisica dei lavoratori.
Infine, nella giornata di martedì, è pervenuta la promessa convocazione ma soltanto per il prossimo 15 febbraio, peraltro in remoto.
Ci auguriamo che, almeno dopo oltre cinquanta giorni, l’amministrazione sia pronta a dare risposte sulle tante questioni in sospeso e presenti l’ipotesi di modello organizzativo richiesto, in primis dal CDA, circa l’assetto a valle della nascita della società 3I spa, ma anche che si arrivi a quella data con la soluzione di tutti i problemi sopra rappresentati.
Siamo certi, infatti, che un tale lasso di tempo tra richiesta e risposta si sarà reso necessario per analizzare con cura tutte le procedure e quindi attuare tutti gli interventi correttivi idonei a ripristinare la normalità.
Se così non fosse, avremmo un serio problema e, qualcuno, si troverà a doverne rispondere…
La pazienza ha un limite e, francamente, questo limite è passato da molto tempo.
Non siamo contenti di questo modo di fare e siamo giunti ad un bivio: o con chiarezza e tempestività si affrontano e si chiudono le tante questioni appese, oppure saremo costretti a prendere atto che i presupposti alla base della parziale ripresa delle relazioni sindacali sono venuti meno.
Correttezza, lealtà, condivisione, ma anche tempestività e attenzione ai bisogni dell’Utenza interna ed esterna, queste e non altre le comuni basi dalle quali abbiamo deciso di ripartire.
Vorremmo tanto sbagliarci e ci auguriamo di essere smentiti da fatti concreti e risposte vere.
Rimandare al prossimo 15 febbraio una riunione che sarebbe dovuta intervenire ad horas, ma soprattutto non risolvere una situazione ormai ingestibile che preme sulla pelle del Personale, è totalmente inaccettabile.
Intelligenti pauca.
A. Mercanti – M. Molinari – G. Paglia – F. Savarese – P. Romano – G. Norcia