Si è svolto a Roma, a piazzetta Cairoli, nelle adiacenze Ministero della Giustizia, il previsto sit-in degli operatori giudiziari a tempo determinato allo stato privi dei requisiti richiesti per la definitiva assunzione dalla legge 79/2022 perché non raggiungono i 36 mesi di servizio alla data di scadenza del loro rapporto di lavoro (31.12.2022, 16.1.2023 e 23.3.2023).
Nel corso della mattinata, una delegazione di CGIL CISL e UIL e di lavoratori interessati è stata ricevuta dal vice Capo di Gabinetto Giusi Bartolozzi. La stessa ha precisato che è stato predisposto un emendamento,il quale prevede la proroga al 30 giugno 2023 dei contratti degli operatori giudiziari a tempo determinato privi dei requisiti per la stabilizzazione.
La stessa ha poi precisato:che l’emendamento è al momento al vaglio della Ragioneria Generale dello Stato; che lo stesso dovrebbe essere inserito nel testo del Decreto Milleproroghe che sarà pubblicato in Gazzetta; che la proroga è finanziata con fondi del Ministero della Giustizia; che la stessa consentirà di definire normativamente la procedura di stabilizzazione per tutti gli operatori al momento esclusi dalla procedura prevista dalla legge 79/2022; che, ove l’emendamento non potrà essere inserito nel Milleproroghe per volontà del Ministro si utilizzerà un altro provvedimento normativo in corso di approvazione presso le Camere. CGIL CISL e UIL,pur apprezzando gli sforzi compiuti dall’amministrazione, rimangono vigili al fine di evitare interruzioni del rapporto di lavoro soprattutto degli operatori giudiziari il cui contratto di lavoro scadrà il 31 dicembre ed il 16 gennaio prossimi.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
FP CGIL – Russo
CISL FP – Marra
UILPA – Amoroso