Il peggioramento della situazione pandemica ha determinato il nostro intervento del 29 dicembre u.s. invitando l’Agenzia a potenziare l’uso del lavoro agile, anche in deroga al principio della prevalenza, proprio per garantire il più elevato livello di sicurezza e garanzia per tutti i lavoratori.
In questo senso, l’Agenzia riscontra le descritte esigenze con la direttiva del 4 gennaio in cui, dobbiamo dire responsabilmente e malgrado i non condivisibili e contrari indirizzi “politici” della Funzione Pubblica, l’Agenzia esprime parere favorevole in merito alla possibilità di disporre la riduzione della presenza dei dipendenti negli uffici allo scopo di assicurare contestualmente la sicurezza sanitaria dei lavoratori e la continuità dell’attività operativa degli uffici.
Invitando, quindi, i singoli datori di lavoro a programmare lo svolgimento delle prestazioni in modalità agile per un periodo anche superiore al mese e riducendo il numero dei collaboratori in presenza nel mese di gennaio, purché sia assicurata l’erogazione dei servizi all’utenza, di sportello e ricevimento degli utenti e l’espletamento delle attività essenziali di cui alla direttiva prot. n. 141696 del 24 marzo 2020.
Evidentemente l’intervento UILPA si è esplicitato ai vari livelli compreso quello dell’autorità di governo. Al momento un nuovo spiraglio verso il potenziamento del lavoro agile, seppur con previsioni in alcuni casi contrastanti, si è aperto con la Circolare emanata a firme congiunte dal Ministro della funzione pubblica e del Lavoro.
Riteniamo, però, che è ormai giunto il momento di rompere gli indugi rispetto alla possibile revisione, in tutta la Pubblica Amministrazione, dell’organizzazione del lavoro da remoto, elevando il più possibile il numero di dipendenti che volontariamente possano essere coinvolti e delle giornate lavorative rese in modalità agile.
In questo senso le previsioni del nuovo CCNL, appena entreranno in vigore, costituiranno un valido strumento d’impulso.
Il Coordinamento Nazionale Uilpa Entrate