“Siamo fortemente preoccupati rispetto a quanto si sta verificando nel nostro Paese a causa dell’aumento dei casi di contagio da Coronavirus Covid-19 e riteniamo fondamentale – nel rispetto dei principi contenuti nell’articolo 32 della Costituzione – che siano adottate tutte le misure possibili per assicurare che non vengano compromesse le condizioni di sicurezza e l’incolumità dei cittadini utenti del servizio pubblico e di tutti quanti prestano servizio nelle pubbliche amministrazioni, non soltanto nelle zone colpite fino a questo momento ma nel Paese tutto”. Lo dichiara in una nota il Segretario generale della UILPA Nicola Turco, aggiungendo: “la situazione alquanto delicata che saremo chiamati ad affrontare nelle prossime ore impone quindi una tempestiva regolamentazione di tutte le fasi che concernono i processi lavorativi per l’erogazione del servizio pubblico, con particolare attenzione ai fruitori dello stesso”.
Prosegue Turco: “Annunciamo fin da ora di non essere disposti in alcun modo a tollerare i gravi episodi che in alcuni uffici già si stanno verificando e che si concretizzano in taluni comportamenti posti in essere dalla dirigenza che – pur in assenza di tutte le precauzioni sanitarie del caso, ad iniziare dalle mascherine – ha risposto alle rimostranze ed alle richieste del personale attraverso la minaccia dell’imputazione di interruzione di pubblico servizio”.
“Urge, quindi, una direttiva di carattere generale che – come sta avvenendo in amministrazioni virtuose – disponga per tutte le pubbliche amministrazioni l’esonero dal lavoro dei dipendenti residenti o comunque domiciliati nelle aree colpite dai contagi e che comunque individui le misure necessarie per la prevenzione”, evidenzia il Segretario generale della Uilpa, sottolineando come “in questo momento sia importante fare ricorso quanto più possibile alle varie tipologie di smart working anche attraverso l’utilizzo di tablet da mettere a disposizione dei dipendenti”.
“Peraltro, va immediatamente individuata la soluzione normativa che garantisca la regolare retribuzione ai dipendenti esonerati dal servizio anche a seguito della chiusura di uffici e della sospensione di attività pubbliche che sono già state o che verranno disposte dalla autorità competenti”, incalza Turco. “Nel contempo, è necessario regolamentare quanto prima i servizi essenziali ed intraprendere ogni idonea soluzione che ne garantisca lo svolgimento in assoluta sicurezza per gli operatori”, aggiunge il sindacalista della Uilpa.
“Non è ipotizzabile che in città come Padova e Venezia – quindi territori direttamente colpiti dal virus – non ci sia da parte delle Istituzioni deputate una assunzione di responsabilità nel disporre la chiusura degli uffici per contenere i contagi ovvero che nella maggior parte degli uffici del Paese – pur in presenza di linee guida sulla prevenzione individuate dallo stesso Ministero della Salute, che prevedono ad esempio l’esigenza di mantenere una distanza di sicurezza dalle altre persone – nulla sia stato disposto per la protezione dei lavoratori addetti agli sportelli”, rimarca il Segretario generale della Uilpa.
“Da parte nostra, anche in questo frangente, dimostreremo il valore e la professionalità che contraddistingue i lavoratori del servizio pubblico ma lo faremo in presenza di tutte le misure richieste dalla gravità della situazione, atte a scongiurare rischi per la salute”, conclude Turco.