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Studi UIL-ITAL sugli effetti delle nuove norme pensionistiche contenute nella Legge di Bilancio 2024

Il testo della Legge di Bilancio 2024, ora in discussione in Parlamento, prevede la modifica di alcune misure relative alla  flessibilità in uscita pensionistica e di calcolo delle pensioni. Il Dipartimento Fisco e Previdenza della UIL, con il contributo dell’ITAL Nazionale, ha simulato gli effetti di queste modifiche, relativamente alla nuova Quota 103 e alle nuove aliquote di rendimento pensionistico dei contributi versati da alcune categorie di lavoratori pubblici. É stato stimato che le modifiche determineranno nella maggior parte dei casi riduzioni molto elevate delle pensioni.

 

In particolare, l’articolo 30 della Legge di Bilancio 2024 definisce le nuove caratteriste della Quota 103. La stessa, insieme a Opzione Donna e Ape Sociale, è stata riproposta ma con requisiti e penalizzazioni molto stringenti. Con la nuova Quota 103, pur mantenendo i 62 anni e 41 di contributi come accesso alla pensione anticipata, si registrano effetti sfavorevoli sulla “finestra di uscita”, portata a 7 mesi per il settore privato e a 9 mesi per il settore pubblico. Ancora più penalizzante è il ricalcolo di tutti i contributi, per chi si avvarrà dell’opzione, con il sistema contributivo, che determinerà perdite molto gravi rispetto al calcolo con il sistema misto. Inoltre, fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni), non potrà prendere una pensione mensile oltre le 4 volte quella minima.

 

Nell’Allegato 1 alla presente circolare, “Studio UIL-ITAL: gli effetti della nuova Quota 103 sull’importo delle pensioni anticipate”, si analizza nel dettaglio a quanto ammonteranno le perdite di pensione con il ricalcolo contributivo.
L’articolo 33 della Legge di Bilancio 2024, inoltre, istituisce nuove aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali per determinati categorie di lavoratori pubblici, degli Enti locali (CPDEL), pensioni dei sanitari (CPS), insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (CPI), ufficiali giudiziari, aiutanti ufficiali giudiziari ed i coadiutori (CPUG). Tale modifica riguarderà coloro che lasciano il servizio con anzianità nel sistema retributivo inferiore ai 15 anni: si tratta di dipendenti che hanno iniziato a lavorare tra il 1981 e il 1995, prima di transitare nel sistema contributivo. Questo comporta un taglio estremamente significativo sulle loro pensioni.

Nell’Allegato 2, “Studio UIL-ITAL: gli effetti delle nuove aliquote di rendimento sulle pensioni dei lavoratori pubblici” viene rappresentata attraverso dei casi tipo la decurtazione che subiranno i suddetti importi pensionistici.

 

Studio UIL-ITAL gli effetti della nuova Quota 103 sull’importo delle pensioni anticipate

 

Studio UIL-ITAL gli effetti delle nuove aliquote di rendimento sulle pensioni dei lavoratori pubblici