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Speciale elezioni RSU 2022 | Intervista a Angelo Ragusa, candidato Uilpa dell’Archivio di Stato di Palermo

Angelo Ragusa

Quali sono i maggiori problemi del suo ufficio?

Come per molti uffici pubblici, e nello specifico negli istituti del MIC (Ministero della Cultura n.d.r.), il primo problema da segnalare è la mancanza di personale. Il nostro ufficio, che ha competenze e responsabilità regionali, gestisce tre sedi istituzionali, due a Palermo, una distaccata a Termini Imerese, e garantisce l’apertura quotidiana di tre sale studio. Non di rado, abbiamo difficoltà ad assicurare l’apertura delle sedi. Inoltre, a causa dell’età e di problemi fisici di alcuni colleghi, il carico di lavoro è distribuito su un numero ancora minore di lavoratori, aggravando situazioni di disagio già presenti.

Tema sicurezza. Qual è la situazione?

Le faccio l’esempio di in una delle nostre sedi, “La Gancia”, dove sono stati avviati poderose opere di ristrutturazione. La presenza di operai, lavori di riqualificazione negli spazi condivisi con i lavoratori interni e la contestuale apertura della sala studio, possono generare disagi e pericoli.

Qual è il rapporto tra la tutela dei beni culturali e la loro fruizione da parte degli studiosi?

Un rapporto che deve trovare un equilibrio maggiore parchè il lavoro prezioso dei restauratori, degli archivisti, e di tutto il personale qualificato presente in archivio, non può assicurare in eterno la fruibilità dei documenti storici. In questo senso è necessario preservare tale patrimonio con interventi di digitalizzazione, manipolazione qualificata delle carte e, nei casi in cui questo sia possibile, di fruibilità da remoto. 

Quali le proposte della Uilpa per superare tali difficoltà?

Oltre alla richiesta di nuovo personale dell’area vigilanza, qualifica indispensabile per aprire al pubblico i tre istituti e assicurare la continuità del servizio, sarebbe necessario predisporre un piano flessibile delle aperture e dei relativi orari, in collaborazione con i funzionari responsabili della ricerca archivistica e con i funzionari responsabili dei lavori di ristrutturazione, che a breve entreranno nel vivo. Bisogna, in sostanza, garantire un supporto organizzativo a chi si occupa della gestione del pubblico affinché non si verifichino spiacevoli disservizi. Il carico di lavoro, quello relativo alla gestione e alcontrollo sulle ditte, non può ricadere in toto sul personale della vigilanza.

Maggiore attenzione alla sicurezza sul luogo di lavoro. Al fine di scongiurare incidenti di qualsiasi entità, bisogna predisporre un piano straordinario per la sicurezza dei lavoratori, aggiornando tale piano ogni qualvolta si verifichino cambiamenti significativi negli spazi dell’istituto, soprattutto in quelli di passaggio o dedicati al prelievo delle unità archivistiche.

Infine, è necessario un dialogo costante con la dirigenza per valorizzare il ruolo e la funzione dei lavoratori in un contesto collaborativo e sereno.

Perché i lavoratori del suo ufficio dovrebbero preferire le liste della Uilpa rispetto a quelle di altri sindacati?

La UIL in questo ufficio promuove la partecipazione attiva di tutto il personale, ciascuno secondo il proprio ruolo, il proprio profilo, le proprie professionalità. Riteniamo che un clima di collaborazione favorisca il dialogo, la distribuzione dei compiti secondo le peculiarità dell’ufficio, ma tenendo conto delle caratteristiche di ciascun lavoratore e delle sue esigenze familiari e personali. Intendiamo favorire un clima più attivo e disteso, senza inutili arroccamenti, con una distribuzione dei carichi lavorativi più equa. Ascoltare i punti di vista di ciascun lavoratore, senza preconcetti, per trovare soluzioni condivise e migliorare la qualità della vita in ufficio.

Come vede la prospettiva e il ruolo del sindacato nel complesso mondo del lavoro contemporaneo?

Il sindacato deve offrire al lavoratore la possibilità di partecipare alla vita professionale in modo attivo. Siamo convinti che nel 2022 il sindacato non abbia esaurito il suo ruolo sociale, anzi, in un mondo complesso, ricco di nuove sfide digitali, multiculturale e informatizzato, debba rappresentare un punto di riferimento per ogni nuova emergenza. Il compito di chi si impegna a rappresentare i lavoratori è quello di raccogliere questa sfida predisponendosi all’ascolto, alla mediazione, al risveglio dell’entusiasmo di fare gruppo, di creare una comunità attiva.

 

Roma, 10 marzo 2022

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