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Speciale elezioni RSU 2022 | Intervista a Angela Rita Scrufari, candidata Uilpa del Ministero dello Sviluppo Economico

Angela Rita Scrufari

Quali sono i maggiori problemi del suo ufficio?

Il maggiore problema dell’ufficio è sicuramente la carenza del personale; molti colleghi, esperti in tanti settori, sono andati in pensione e, purtroppo, soltanto in rarissimi casi c’è stata una sostituzione. Il più delle volte il lavoro è stato suddiviso tra i colleghi ancora in servizio, già oberati di pratiche. Un risvolto immediato di quanto detto è che non si può programmare un reale passaggio di consegne con contestuale formazione del lavoratore che sostituisce il collega.

La carenza del personale si ripercuote inevitabilmente sulle richieste di trasferimento in altri uffici. Le richieste, infatti, vengono il più delle volte bloccate in attesa di una sostituzione difficilissima da ottenere, riflettendosi sulla salute psico-fisica del lavoratore e sulla sua produttività.

Quali le proposte della Uilpa per superare tali difficoltà?

Come sostiene Uilpa, è fondamentale studiare il piano delle assunzioni prendendo in considerazione le esigenze nel lungo periodo. Se ci si concentra esclusivamente sulle problematiche attuali si finisce per lavorare solo sull’emergenza e non si risolve in maniera compiuta la carenza cronica del personale con le inevitabili ripercussioni sull’efficienza degli uffici.

Perché i lavoratori del suo ufficio dovrebbero preferire le liste della Uilpa rispetto a quelle di altri sindacati?

Per la presenza costante dei suoi rappresentanti che con impegno e serietà sono sempre pronti ad ascoltare i lavoratori, cercando di supportarli e aiutandoli a trovare le soluzioni ottimali e moderne per uno svolgimento dell’attività lavorativa serena e produttiva.

Come vede la prospettiva e il ruolo del sindacato nel complesso mondo del lavoro contemporaneo?

Il ruolo del sindacato è fondamentale anche alla luce dei cambianti epocali di questi ultimi periodi. Basti pensare alla pandemia e alla diffusione dello smart working che migliorando la salute psico-fisica dei lavoratori si riverbera in misura positiva sulla produttività. Spesso, però, i vertici si mostrano legati ad una visione ormai obsoleta del mondo del lavoro e reticenti di fronte a visioni più moderne. Il sindacato può e deve porsi come mediatore per far comprendere a tutti i livelli l’importanza di un lavoro proiettato nel futuro.

 

Roma, 10 marzo 2022

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