Smart Working: no fughe in avanti! – Scarica qui il comunicato unitario – Ci giungono notizie dal territorio che qualche direttore troppo zelante, avrebbe intenzione di ridurre la fruizione delle giornate di smart working in modo rigido e drastico già a partire dal mese di luglio prossimo. Non si può e non si deve fare!
Ricordiamo a tutti che, in coerenza con il permanere dello stato di Emergenza Sanitaria a livello nazionale, la Legge n.87 dello scorso 17 giugno, nel prorogare il ricorso allo smart working con modalità semplificata fino alla definizione di una specifica disciplina in materia da parte del prossimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, ha confermato che tutte le Amministrazioni Pubbliche organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l’erogazione dei servizi applicando il lavoro agile a condizione che l’erogazione dei servizi rivolti ai cittadini e alle imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza, confermando altresì la modalità di interlocuzione programmata con l’utenza, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza.
In particolare, perfino il POLA, da noi contestato e ribattezzato POLAR per la sua rigidità, approvato dal Consiglio di Amministrazione con deliberazione del 24 marzo scorso come Allegato al Piano della Performance 20212023, risulta addirittura meno rigido delle iniziative di qualche Direttore più realista del re, andando oltre le previsioni del Msg. Hermes 1847/2021 che consente di continuare ad avvalersi dello smart working, che resta su base volontaria, a condizione che sia comunque garantita la regolare erogazione dei servizi ai cittadini ed alle imprese nel rispetto della normativa vigente.
Pertanto per tutte le strutture dell’Istituto, “configurandosi lo smart working come una scelta organizzativa che, nella situazione di emergenza sanitaria – tuttora in corso – ha consentito il regolare svolgimento delle attività lavorative, l’organizzazione del lavoro agile negli uffici dell’Istituto potrà proseguire con le modalità attuali”, in quanto rispettose delle condizioni previste dalla normativa vigente, ferma restando la garanzia del rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza adottati per il contenimento del rischio di contagio da Covid 19.
Richiamiamo quindi ogni direttore al rispetto della normativa vigente e ad astenersi dall’intraprendere iniziative non coerenti con le disposizioni fornite a livello nazionale.