ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI
In queste ore è stato dato risalto allo schema di decreto-legge sull’attuazione del PNRR e in
esso sono contenuti alcuni provvedimenti che, se andranno in porto, avranno un impatto
diretto sulle attività ispettive. Desideriamo, pertanto, precisare il nostro punto di vista, nella
consapevolezza di migliorare il d. l. il cui percorso legislativo non è ancora giunto a
compimento.
Quando, come UIL, abbiamo lanciato la campagna Zero morti sul lavoro – che ha trovato
consensi nella società civile e politica ed è stata condivisa dalle più alte cariche istituzionali,
anche religiose – non pensavamo ad un’operazione di immagine priva di contenuti;
avvertivamo, invece, l’urgenza di porre un freno ad una vera e propria emergenza sociale, ad
uno stillicidio quotidiano (puntualmente documentato dagli organi di stampa) di decessi
avvenuti per incuria, per incultura, per volute omissioni, per carenza di prevenzione e di
controlli.
Ritenevamo, e continuiamo a ritenere, che esistano le condizioni normative e
operative per agire in profondità sul vasto tema della sicurezza sui luoghi di lavoro anche
attraverso le ispezioni e un sistema sanzionatorio serio che avrebbe dovuto fungere da
deterrente per tutte le imprese che fondano la propria idea di business sull’inosservanza delle
norme sacrificata sull’altare del profitto, indipendentemente dai costi sociali di un simile
approccio e dal valore della vita umana.
Per tanto, ci rallegra sapere che finalmente si è deciso di intraprendere iniziative assunzionali
per potenziare le attività di controllo in capo a INPS, INAIL e INL, anche se avremmo voluto che
ciò non fosse stata la conseguenza diretta dell’ennesima strage in un cantiere. Tenuto conto
delle ragioni storiche che portarono, all’epoca, alla creazione di un potenziale super Ente –
l’INL, con la conseguente razionalizzazione del settore, le cui attività non sono mai decollate –
apprezziamo con favore lo schema di decreto-legge che interviene, all’art. 34, sull’abolizione
del Ruolo ad esaurimento degli Ispettori voluto dal decreto legislativo n. 149/2015, fermo
restando che il coordinamento dei corpi ispettivi delle predette Amministrazioni resti in capo
all’INL.
Che il sistema non potesse funzionare, all’epoca, lo dicemmo e abbiamo continuato a ribadirlo
a gran voce. Purtroppo, ad oggi non intravediamo alcuna proposta organizzativa che dia
qualche margine di certezza sul fatto che gli Ispettori potranno svolgere diligentemente il
proprio lavoro condividendo informazioni e buone prassi.
Connessa a questa preoccupazione c’è anche la consapevolezza, che ha guidato le nostre
vertenze in autonomia e con le altre Organizzazioni, che la figura dell’Ispettore merita un
rispetto ordinamentale finora mai visto: a parità di funzioni svolte, il salario e le condizioni
contrattuali debbono essere le stesse, indipendentemente dall’Ente di assegnazione organica.
In una società e in un contesto storico in cui il concetto di merito sembra affacciarsi
timidamente all’orizzonte, riteniamo che la collettività sappia poco o nulla dei risultati effettivi
delle azioni di controllo e di chi le svolge; soprattutto in termini di mancati benefici.
In conclusione, monitoreremo l’iter della norma e siamo pronti, se necessario, a riempire le
piazze per l’affermazione di un diritto: quello della dignità del lavoro, della salute e della
sicurezza sui luoghi di lavoro, in primis per quante e quanti sono deputati a verificare che ciò
avvenga veramente ogni giorno. Perché la collettività dovrebbe essere orgogliosa delle attività
che, con mezzi strumentali scarsissimi e con pochissime risorse umane rispetto a quelle che
sarebbero necessarie, svolgiamo quotidianamente nell’esclusivo interesse del bene comune.
Roma, 29 febbraio 2024
Giuseppe Paglia, Coordinatore Generale UILPA INAIL
Sergio Cervo, Coordinatore Generale UILPA INPS
Ilaria Casali, Coordinatrice generale UILPA Lavoro