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S’impenna il costo della vita. Record di aumenti per luce, gas e beni alimentari

Non si fa altro che parlare di tagli delle tasse ma nel frattempo decolla il costo della vita. Da questo mese il prezzo della luce sarà più alto del 9,9% e quello del gas addirittura del 15,3%. Ad annunciarlo è stata l’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente). La quale ogni tre mesi fissa le nuove tariffe per il mercato tutelato. In poche parole, ogni famiglia italiana spenderà all’anno 200 euro in più.

I motivi dell’impennata sono due: l’aumento delle materie prime dovuto alla ripresa economica; e, sorpresa, la transizione ecologica. Per quest’ultima non bastano le tasse che già paghiamo dobbiamo mettere mano al portafogli. Con quali risultati? Tutto da verificare.

Come se non bastasse la Coldiretti ci informa che per riempire il carrello della spesa spenderemo dal 5 al 13% in più. A livello globale infatti aumenta il costo di carne, burro, formaggi e grano. Per di più la girandola di aumenti pare inarrestabile per parecchi altri prodotti. La causa? La pandemia. Risultato: aumentano gli affamati nei Paesi poveri come in quelli ricchi.

C’è da chiedersi cosa intendano i tanti esperti quando ripetono ossessivamente il mantra: “Dopo la pandemia niente sarà più come prima”. Nel senso che sarà peggio di prima?   

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