Quali i maggiori problemi del suo ufficio?
Quello del personale è sicuramente il più evidente e, purtroppo, condiviso con tantissimi altri uffici della Pubblica amministrazione.
Nel mio contesto lavorativo c’è poi un aspetto che si sta riproponendo nel tempo e riguarda la comunicazione e il dialogo. In altre parole, c’è una tendenza a non voler ammettere i nodi che incidono sul lavoro quotidiano, sugli incarichi, sull’organizzazione interna. Tutti elementi che poi confluiscono a determinare uno stato di insoddisfazione e malessere tra i dipendenti.
Quali le proposte della Uilpa per far fronte a tali problematiche?
Tralascio quelle relative alla carenza di personale che ovviamente fanno riferimento a un discorso generale. Per quanto riguarda i problemi specifici, ho sollevato certi temi da tempo e in tutti i tavoli possibili. Ma lo devo confessare: con pochi risultati. Il nostro è un ufficio abbastanza complicato e problematico, in cui si vuole affermare un’indipendenza che invece non c’è, dove si ritiene che non ci sia bisogno di confronto e novità. I vertici Uil sanno benissimo di questa situazione e, d’accordo con loro, continuerò a portare avanti questa battaglia con la stessa intensità di sempre e a ogni occasione possibile.
Perché i colleghi del suo ufficio dovrebbero votare, la prossima settimana, i candidati della Uilpa?
Nel mio ufficio abbiamo tanti sindacati e nuovi soggetti e comunque spero in un buon risultato perché sempre, nella qualità di rappresentante dei lavoratori, e sono anni che lo faccio, ho dato il massimo dell’impegno, puntando sull’informazione di tutti e il contatto con chiunque abbia delle difficoltà. È un lavoro che ho fatto e che continuerò a fare, perché certe cose, certi valori sindacali bisogna averli dentro, ed io li sento profondamente.
Come vede il ruolo del sindacato nel complicato mondo del lavoro contemporaneo?
Il sindacato è stato e sarà insostituibile, e altrettanto fondamentale è l’impegno di persone come me e di tanti altri, che oggi sono candidati per le elezioni delle Rsu.
Come ogni organizzazione complessa il sindacato è strutturato a vari livelli. Le RSU rappresentano il primo contatto tra lavoratori e sindacato. Dobbiamo quindi lavorare per interpretare e dare risposte alle esigenze dei dipendenti, utilizzando due mezzi fondamentali: informazione e dialogo. C’è bisogno di tanto impegno, ma anche del supporto e del coordinamento con i livelli superiori dell’organizzazione.
31 marzo 2022