Banner

RSU | Roberto Mattaccini, Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, Roma: «Interessante l’ipotesi di collaborazione con l’Aran»

Roberto Mattaccini

Quali sono i maggiori problemi del suo ufficio?

Al CNEL le relazioni sindacali interne oggi sono il problema maggiore. Se pensiamo che il nostro Ente viene definito “La casa dei sindacati”, le difficoltà di interlocuzione con la delegazione di parte pubblica appaiono sconcertanti. Non saprei dire se l’atteggiamento della nostra controparte è di arroganza o di indifferenza. Forse entrambe le cose. 

Le istanze dei lavoratori vengono puntualmente ignorate. Malgrado le continue richieste della RSU, non è stato adottato nessun provvedimento di sostegno ai lavoratori per questi ultimi due anni vissuti in stato emergenziale. Niente buoni pasto per lo smart working, niente ristori per l’uso prolungato delle apparecchiature personali, niente redistribuzione dei risparmi di gestione a fronte di una produttività del personale che – a detta non del sindacato, ma dei nostri vertici politici – è nettamente cresciuta.

In molte amministrazioni si sono fatti buoni accordi sui buoni pasto e sulle indennità. Non riusciamo a comprendere quali problemi possano esserci al CNEL, che ogni anno restituisce all’Erario milioni di euro non spesi.

E come beffa finale, è arrivato l’inserimento nel Fondo Risorse Decentrate della destinazione alla produttività individuale delle eventuali economie rispetto agli stanziamenti, eludendo da subito il passaggio della contrattazione. Inoltre, abbiamo evidenziato alcune opacità nella ripartizione del fondo, delle quali ad oggi siamo in attesa di chiarimenti.

Inutile dire che la Uilpa si è rifiutata di sottoscrivere l’accordo integrativo. Ed è stata l’unico sindacato che ha avuto il coraggio di farlo e di spiegare ai lavoratori lo stato delle cose.

Quali le proposte della Uilpa per superare tali difficoltà?

Ci sono troppi elementi di ambiguità nella gestione delle risorse dei lavoratori. Servono chiarezza e trasparenza. Vogliamo conoscere nel dettaglio tutte le cause che hanno portato all’attuale situazione.

E poi serve una politica delle risorse umane adeguata ai reali bisogni del Segretariato del CNEL, perché vorrei ricordare che in dieci anni questo Ente ha visto dimezzare il personale in servizio, ma le attività sono aumentate.

La UILPA e la RSU hanno proposto un percorso di riqualificazione complessiva delle professionalità legata alle progressioni economiche. Oggi la maggior parte dei dipendenti del CNEL svolge mansioni superiori alla qualifica di inquadramento. C’è una fascia di personale apicale che è ferma da oltre 20 anni, perché non ha la possibilità di transitare nell’area superiore.

Il nuovo CCNL Funzioni Centrali finalmente ha aperto la strada per superare questo problema. È necessario che la delegazione di parte pubblica presti maggiore attenzione all’attività della RSU, che punta a migliorare le condizioni dei lavoratori e, nello stesso tempo, a far crescere il ruolo e il prestigio dell’istituzione.

Perché i lavoratori del suo ufficio dovrebbero preferire le liste della Uilpa rispetto a quelle di altri sindacati?

Perché siamo gli unici che dicono sempre la verità ai lavoratori. E forse anche perché siamo gli unici che non hanno incarichi nelle segreterie o posizioni personali da difendere. Negli ultimi mesi ci siamo visti costretti per ben due volte a convocare, da soli, l’assemblea del personale, offrendoci per un confronto a viso aperto con tutti i lavoratori, indipendentemente dalle appartenenze sindacali. Guarda caso, il successo in termini di partecipazione è stato enorme.

In coerenza con i nostri principi abbiamo sempre affrontato a 360 gradi tutte le problematiche che coinvolgono i lavoratori del CNEL. E se nelle elezioni del 2012, del 2015 e del 2018 la UILPA ha sempre stravinto, surclassando le altre sigle, qualcosa vorrà pur dire.

Chi vota per la lista UILPA al CNEL può star sicuro che eleggerà dei rappresentanti indipendenti, che non ubbidiscono a ordini impartiti dall’alto, ma rispondono solo ai loro colleghi.

Come vede la prospettiva e il ruolo del sindacato nel complesso mondo del lavoro contemporaneo?

Il CNEL negli ultimi anni ha passato dei momenti oscuri. C’era un progetto di abolizione appoggiato da tutte le forze politiche senza distinzione. Un progetto sbagliato, perché non teneva nel debito conto il valore sociale di una istituzione con potere di iniziativa legislativa, che rappresenta le organizzazioni del mondo produttivo, lavoratori e datori di lavoro, e del terzo settore – no profit e volontariato-, i cosiddetti corpi intermedi.

Oggi il CNEL potrebbe essere alla vigilia di un passaggio molto importante della sua storia. Si profila la nascita di un polo unico della contrattazione pubblica e privata, di cui il primo passo sarà la condivisione della sede con l’ARAN, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale nelle pubbliche amministrazioni.

Mi sembra un progetto interessante nella prospettiva di valorizzare il ruolo del sindacato nel mondo del lavoro.

In futuro, dalla collaborazione fra CNEL e ARAN potrebbe nascere una sinergia in grado di realizzare un unico soggetto pubblico di riferimento nel campo delle relazioni sindacali, caratterizzato da una forte presenza delle parti sociali. Vedremo se e come questo percorso si svilupperà. Noi vigileremo costantemente affinché il personale del CNEL ne tragga occasione di miglioramento e di valorizzazione professionale.

25 marzo 2022

specialersu2022 2

 

Sito realizzato
dall’
Ufficio comunicazione UILPA

Contatore siti