Quali sono i maggiori problemi del suo ufficio?
I maggiori problemi del Tribunale di Milano sono legati al pensionamento di tanti validissimi colleghi e colleghe. Hanno lasciato un vuoto enorme in termini di preparazione ed esperienza per colmare il quale ci vorrà molto tempo.
Le nuove assunzioni – che sarebbero dovute avvenire parecchi anni fa – vedono giovani preparati e di buona volontà, ma che debbono formarsi sul campo, confrontandosi con la complessità delle procedure civile e penale.
I problemi derivanti da questo affiancamento ricadono sul personale già in servizio che, disponibile e sensibile, si trova a dover gestire il proprio carico di lavoro e la formazione dei nuovi assunti senza alcuna gratificazione economica e/o morale.
Le recenti assunzioni a tempo determinato degli addetti all’ufficio del processo stanno creando ulteriore confusione e problemi legati, per così dire, alla loro natura, che spesso rimane ibrida, tra una sorta di attendente del magistrato e un funzionario giudiziario dalle competenze ridotte.
Quali le proposte della Uilpa per superare tali difficoltà?
La Uilpa Giustizia propone l’immediata formazione dei nuovi colleghi a cura dell’Amministrazione e un riconoscimento economico per tutto il personale affiancato agli stessi, indipendentemente dalla qualifica. Inoltre ritiene indispensabile la crescita di tutti i lavoratori, per troppi anni bloccati e mortificati nelle loro legittime aspettative di doverosi e improcrastinabili miglioramenti economico-professionali.
È altresì necessaria l’implementazione dei sistemi informatici per arrivare rapidamente ad un processo penale che, in sicurezza, superi l’ancora enorme quantità di atti cartacei presenti, decongestionando le cancellerie e riducendo i tempi per giungere a sentenza.
Perché i lavoratori del suo ufficio dovrebbero preferire le liste della Uilpa rispetto a quelle di altri sindacati?
I lavoratori del Tribunale di Milano dovrebbero preferire i candidati della lista delle Uilpa perché siamo sempre attenti a tutte le molteplici problematiche che gravano sul nostro lavoro, contrastando sistematicamente quei provvedimenti dell’amministrazione che, specie nell’ultimo periodo, ha un atteggiamento sospettoso verso i lavoratori e un approccio formal-formalistico che non è sicuramente funzionale in una realtà così complessa e articolata come quella del Tribunale di Milano. Questo tipo di approccio irrigidisce, irritandola, la buona volontà e disponibilità dei lavoratori, incrinando il loro senso di appartenenza.
Come vede la prospettiva e il ruolo del sindacato nel complesso mondo del lavoro contemporaneo?
Il sindacato è un baluardo necessario per la salvaguardia dei diritti e della dignità dei lavoratori, a maggior ragione in questo periodo caratterizzato da una precarietà sempre più diffusa. Precarietà che produce incertezza per il futuro degli individui e direi anche per la società.
21 marzo 2022