Quali sono i maggiori problemi del suo ufficio?
Il problema principale del mio ufficio è la carenza di organico. Carenza dovuta a politiche poco lungimiranti dell’Amministrazione nella gestione del personale. I carichi di lavoro sono molto pesanti, le tematiche da affrontare complesse e mancano il personale per gestire e affrontare tali esigenze.
A ciò si aggiunge la scarsa digitalizzazione della nostra Amministrazione e l’impossibilità di svolgere il lavoro agile con gli strumenti di cui disponiamo in Ufficio per due motivi principali: primo, l’indisponibilità di computer dotati di tutti i programmi per svolgere la propria attività da casa; secondo, la resistenza della nostra dirigenza ad adottare il lavoro agile come modalità alternativa di lavoro, anche in situazioni di normalità.
Quali le proposte della UILPA per superare tali difficoltà?
Per affrontare il problema della carenza di personale, è necessario bandire molti più concorsi, interni ed esterni, per le aree funzionali le cui assunzioni sono state bloccate per anni. Inoltre, per avere personale qualificato e motivato occorre premiare, attraverso passaggi di area e scorrimento di graduatorie valide ed esistenti, coloro che hanno tutti i requisiti per svolgere un determinato ruolo e che in molti casi lo svolgono “de facto” ma non “de iure”.
Per avviare un vero processo di digitalizzazione dell’Amministrazione, è fondamentale lottare per l’acquisto di più postazioni informatiche possibili di cui fornire gli Uffici per far svolgere il lavoro agile ai propri dipendenti, togliendo così l’alibi alla nostra dirigenza che “a casa non si fa nulla”.
Perché i lavoratori del suo ufficio dovrebbero preferire le liste della Uilpa rispetto a quelle di altri sindacati?
Conosco personalmente colleghi che sono nella Uilpa da molto tempo e li ritengo molto validi, conoscitori delle problematiche che affliggono da anni il nostro Ministero, perché anch’essi protagonisti e vittime di tali dinamiche, ed in quanto tali molto motivati a cercare di superare con ogni mezzo possibile queste difficoltà.
Come vede la prospettiva e il ruolo del sindacato nel complesso mondo del lavoro contemporaneo?
Sicuramente è un ruolo sempre più articolato perché più articolate sono le sfide del mondo del lavoro contemporaneo. Per questo il sindacato deve essere al passo con i tempi cogliendo e valutando le difficoltà del momento e che sappiano ascoltare le esigenze dei lavoratori. È poi necessario incrementare le forme di comunicazione tra lavoratori e sindacato.
Roma, 23 marzo 2022