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RSU | Gianluca Vannozzi, Ufficio delle Dogane di Pescara: «Senza il sindacato non avremmo le libertà di cui oggi godiamo»

Gianluca Vannozzi

Quali sono i maggiori problemi del suo ufficio?

Come gran parte degli uffici delle Dogane, anche l’Ufficio di Pescara è afflitto da una grave carenza di personale, questo comporta un carico di lavoro e di responsabilità che difficilmente potrà essere sopportato ancora per molto dai colleghi.

Queste criticità causano uno stress lavorativo enorme, per le svariate incombenze in vari ambiti normativi e per il territorio di competenza, che si articola su tre provincie Pescara, Teramo e Chieti, con una costa di 170 km.

Va tenuto inoltre presente che la crescente internazionalizzazione delle aziende comporta un forte incremento di richieste di chiarimenti e autorizzazioni, di cui la Dogana è a tutti gli effetti l’ente regolatore. Ad aumentare le incombenze dell’ufficio è intervenuta da ultimo anche la Brexit.

Quali le proposte della Uilpa per superare tali difficoltà?

La Uilpa è al passo con i cambiamenti del modo di lavorare, non più solo in presenza, ma anche in modalità lavoro agile. E per questo motivo è attenta ai problemi relativi all’integrazione tra vita lavorativa e familiare.

Puntiamo sulle nuove tecnologie, ma soprattutto sulle assunzioni che sembrano previste a breve. I giovani che entreranno vanno valorizzati e integrati il più possibile all’interno dell’Ufficio, diversamente, se abbandonati a loro stessi, senza un adeguata formazione sul posto di lavoro e in aula, si andrà a depauperare un capitale umano inestimabile.

Perché i lavoratori del suo ufficio dovrebbero preferire le liste della Uilpa rispetto a quelle di altri sindacati?

La Uilpa si è sempre distinta come organizzazione a fianco dei lavoratori ed è sempre stata un baluardo a difesa dei diritti sanciti dallo Statuto dei Lavoratori. Lo dimostra l’attività sindacale svolta in questo ufficio: un impegno costante soprattutto di ascolto delle esigenze e delle problematiche dei lavoratori stessi.

Molte battaglie sono state affrontate e molte altre ci attendono per garantire l’accesso a tutti i lavoratori a una adeguata formazione, una adeguata tutela sul posto di lavoro, e soprattutto per garantire adeguati livelli di sicurezza e di salubrità in questo periodo di pandemia. 

Come vede la prospettiva e il ruolo del sindacato nel complesso mondo del lavoro contemporaneo?

Mai come in questo periodo storico le persone di buona volontà sono chiamate a unirsi insieme per combattere le ingiustizie sociali, lavorative e di genere. Il sindacato svolge un ruolo fondamentale nella società ed è un pilastro senza il quale non sarebbe stato possibile raggiungere le libertà di cui oggi godiamo.

La sfida che il sindacato deve affrontare è quella della transizione tecnologica. Poi, l’uso delle nuove tecnologie assumerà un ruolo sempre più importante nel modo di lavorare. Pertanto il sindacato deve essere pronto a cogliere gli aspetti positivi del radicale mutamento dei processi produttivi, e deve intervenire dove si presentano aspetti negativi a danno dei lavoratori.

25 marzo 2022

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