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RSU | Bernardette Gabriele, Prefettura Frosinone: «Al sindacato spetta il compito di trainare il cambiamento»

Bernardette Gabriele

Quali sono i maggiori problemi del suo ufficio?

Sicuramente la carenza del personale. Molti colleghi sono andati in pensione e, purtroppo, ai pensionamenti non sono corrisposte nuove assunzioni. La coperta è ormai cortissima. Per far fronte a tale situazione il lavoro è stato suddiviso tra i colleghi ancora in servizio, senza tener conto dei già elevati carichi di lavoro. Nei rari casi in cui sono state fatte sostituzioni, queste sono avvenute secondo logiche del momento, senza alcuna prospettiva di ottimizzazione organizzativa.

Nonostante la disponibilità dei lavoratori la carenza di personale si ripercuote sull’efficienza, sulla produttività e sulla qualità della prestazione lavorativa, riflettendosi negativamente anche sulla salute psico-fisica di noi lavoratori.

Un’altra grave criticità è rappresentata dai mancati riconoscimenti delle professionalità acquisite, dalla valorizzazione delle competenze e dalla mancanza di fiducia nei confronti dei lavoratori che pur fanno di tutto per mandare avanti gli uffici.

Quali le proposte della Uilpa per superare tali difficoltà?

A livello nazionale un aspetto imprescindibile è sicuramente quello di stimolare l’Amministrazione ad accelerare le procedure di assunzione di nuovi dipendenti, in tutti i profili professionali, tenendo in considerazione esigenze e prospettive di lungo periodo. Ci vuole lungimiranza.

Al contempo occorre valorizzare le risorse umane a diposizione prendendo in considerazione la possibilità di percorsi formativi, seri e costanti, che forniscano ai lavoratori utili strumenti di soluzione dei problemi e al contempo consentano all’amministrazione di modernizzarsi.

Infine, la sfida del momento sembra essere quella dello smart working. L’obiettivo è la realizzazione di un cambiamento culturale, che, per un verso, presuppone strategie di gestione del personale ispirate a relazioni di fiducia e di collaborazione con i dipendenti e, per altro verso, acuisce l’importanza di una precisa definizione degli obiettivi dell’Amministrazione.

In buona sostanza, si tratta di abbandonare la logica secondo la quale i lavoratori che chiedono lo smart working non vogliano lavorare perché non è vero. Occorre che l’Amministrazione aderisca a un visone che prenda sul serio in considerazione la maggiore produttività, la migliore qualità dei servizi, i minori costi, il miglior tasso di conciliazione vita-lavoro, il miglioramento del benessere organizzativo.

Perché i lavoratori del suo ufficio dovrebbero preferire le liste della Uilpa rispetto a quelle di altri sindacati?

Il sindacato è fatto di persone. Persone che lavorano e cercano di dare il meglio di sé stesse, spesso trovandosi in situazioni in cui fare scelte non sempre facili. I colleghi che alla prossima tornata elettorale potranno e vorranno esprimere la loro preferenza per la scelta della RSU UIL sanno di non trovarsi davanti a false promesse, ma di fronte a serietà, trasparenza e disponibilità, in particolare nell’informare su tutte le notizie sindacali utili, sul nuovo contratto collettivo e sulle possibilità di avanzamento nelle varie fasce economiche.

Come vede la prospettiva e il ruolo del sindacato nel complesso mondo del lavoro contemporaneo?

Il ruolo del sindacato è oggi fondamentale. Con il nuovo contratto di lavoro per il comparto Ministeri e a seguire quelli degli altri comparti, ci saranno importanti innovazioni, che avranno inevitabili conseguenze. Pertanto al sindacato spetta il difficile compito di trainare il cambiamento anche se spesso è osteggiato da visioni obsolete dei vertici delle amministrazioni. Occorre mantenere alta l’attenzione sulle sfide del momento, affinché le trasformazioni in atto e futuri rappresentino vere opportunità di crescita professionale ed economica per i lavoratori e per migliorare la qualità dei servizi destinati ai cittadini.

25 marzo 2022

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