Quale il problema principale del suo ufficio?
Il problema principale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si sostanzia in una grave carenza di organico, dovuta ai numerosi pensionamenti e al blocco del turn over generazionale: basti pensare che dal 2019 al 2021 il nostro ufficio di Verona ha avuto più di 40 pensionamenti. Questa situazione protratta nel tempo ha ingenerato frustrazione e stress tra i lavoratori, sui quali ricade il peso dei carichi di lavoro, poiché si trovano a dover far fronte in tempi celeri alle esigenze dell’utenza, ad effettuare più turnazioni negli uffici operativi, a seguire svariate e molteplici attività contemporaneamente, Infatti, l’attività dell’Agenzia spazia dalla gestione dei processi di import-export, ai controlli sulle merci; dal combattere le frodi, l’evasione fiscale, il contrabbando e la contraffazione delle merci, fino al il riciclaggio e il traffico illecito di armi, droga, rifiuti, alimenti e farmaci non rispondenti alle normative sanitarie. Inoltre c’è la gestione dei laboratori chimici, la riscossione delle accise e il controllo del gioco d’azzardo.
Ciò si traduce in una mancata valorizzazione del personale, che pur barcamenandosi tra mille incarichi, non ha la possibilità di un percorso di carriera in linea con le attività svolte. In più, il sistema di valutazione introdotto dalla riforma Brunetta non viene vissuto come meccanismo premiale, anzi fomenta un clima di tensione tra i colleghi, in quanto non sempre risponde a criteri meritocratici o oggettivi.
Quali le proposte della Uilpa per fare fronte a queste difficoltà?
Le proposte della Uilpa e delle RSU si concretizzano in un’accelerazione delle tempistiche di assegnazione ai vari uffici dei vincitori dell’ ultima procedura concorsuale espletata da A.D.M., nel riconoscimento delle varie professionalità acquisite dai dipendenti, in un’adeguata formazione per tutti i lavoratori, in una più equa redistribuzione dei carichi di lavoro, nell’introduzione di comitati di pari opportunità all’interno dei vari uffici, in una maggiore flessibilità oraria in ingresso e in uscita a sostegno della paternità e della maternità, nell’incentivazione del lavoro agile post emergenziale come soluzione organizzativa che favorisca la conciliazione di tempi e modi di lavoro con esigenze personali o familiari, in un maggior controllo sulla trasparenza e sulle modalità di valutazione del personale.
Perché i lavoratori dell’Agenzia dovrebbero preferire i candidati Uilpa, rispetto ad altri sindacati?
La Uilpa sa proporsi con competenza e professionalità all’interno delle RSU tenendo ben presente che i lavoratori vanno informati sulle tematiche contrattuali e tutelati in caso di necessità, anche mediando con l’amministrazione. Informare per rendere il lavoratore più forte e autonomo e soprattutto consapevole dei propri diritti; fare formazione ai propri iscritti è fondamentale affinché RSU e sindacato possano avere un ruolo dialettico, di mediazione sì, ma concretamente e in maniera produttiva anche di proposizione.
Come vede la prospettiva e il ruolo del sindacato nel complesso mondo del lavoro contemporaneo?
Lo scenario lavorativo odierno è profondamente cambiato. Negli ultimi anni si è fatto largo un clima di sfiducia generale tra le persone, anche verso i sindacati, per cui è molto difficile proporsi, soprattutto alle nuove generazioni, con modalità desuete o quanto meno surclassate.
Cercare nuove strategie non è facile ma il ruolo del sindacato deve essere sempre e comunque quello di tutelare il lavoro, prima che il singolo lavoratore, cercando un approccio concreto e propositivo.
I contratti nazionali dovrebbero avere scadenze puntuali e soprattutto dovrebbe riaffiorare o quanto meno bisognerebbe far leva affinché si rafforzi il senso del collettivo. A tal proposito trovo che la Uilpa sia molto vicina alle problematiche che investono il mondo del lavoro ed i lavoratori, in tema di sicurezza sul lavoro, così come in svariati ambiti.
Un esempio recente riguarda le manifestazioni pacifiste promosse dal sindacato. Prendere posizione su ciò che sta accadendo nel mondo e donare al sindacato anche un’immagine di promotore di pace è fondamentale, in quanto i lavoratori hanno il diritto e il dovere di esprimersi non solo sulle questioni lavorative, ma anche sulle questioni essenziali del vivere quotidiano.
18 marzo 2022