Quali sono i maggiori problemi del suo ufficio?
Si fa fatica a fare un elenco completo. Iniziamo col dire che c’è il problema dei pensionamenti e del blocco del turn-over che rende difficoltoso lo svolgimento di tutte le attività, compresa l’apertura contemporanea dei presidi di front-office, proprio per mancanza di personale.
Poi, da circa quattro mesi siamo senza dirigente e le sezioni sono gestiste da responsabili – scelti intuitu personae dal dirigente uscente e con scarso potere decisionale.
Il clima dunque è teso, il personale demotivato e, purtroppo, consapevole che, nonostante gli sforzi per garantire non solo i servizi, ma la puntualità degli stessi, nessun merito verrà mai riconosciuto. Lo abbiamo visto con le ultime procedure di riqualificazione: molti sono rimasti fuori per via dell’eccessivo peso dato alla famigerata pagella stilata ogni anno dai dirigenti. Tutti conosciamo i criteri di valutazione, ma si fa finta di niente.
Quali le proposte della Uilpa per superare tali difficoltà?
Abbiamo tre obiettivi prioritari. Primo, far fronte alla grave riduzione del personale ricorrendo a tutte le forme di assunzione, concorsi ma anche mobilità e assunzione diretta, per evitare la chiusura degli Uffici. Secondo, far sentire di più la voce del sindacato a livello locale, cercando di trovare una forma di dialogo con la dirigenza, non sempre disposta ad ascoltare i lavoratori e le proposte delle RSU che ne sono il portato. Terzo, spingere per attuare percorsi formativi per il personale ed incentivare i percorsi di carriera di lavoratori che sono al palo ormai da anni, nonostante indiscussi meriti.
Perché i lavoratori del suo ufficio dovrebbero preferire le liste della Uilpa rispetto a quelle di altri sindacati?
La Uilpa è vicina ai lavoratori e si fa carico dei problemi anche del singolo. I candidati della Uilpa dovrebbero essere votati perché i lavoratori degli uffici periferici hanno bisogno di qualcuno che li aiuti a far rispettare i propri diritti, non sempre garantiti appieno.
Come vede la prospettiva e il ruolo del sindacato nel complesso mondo del lavoro contemporaneo?
Il sindacato costituisce uno strumento per garantire ai lavoratori una partecipazione attiva ai processi decisionali. Non si può organizzare il lavoro senza conoscerlo dall’interno. Troppi sono i danni prodotti da interventi normativi che hanno voluto marginalizzare il ruolo del sindacato attribuendo ai dirigenti ampi poteri, esercitati, a volte, in maniera arbitraria.
Efficacia ed efficienza non sono solo obiettivi della dirigenza e tutti dobbiamo lavorare, in sinergia, per il loro raggiungimento.
Il mondo del lavoro ha subito, negli ultimi anni, un forte cambiamento diventando sempre più competitivo, difficile e meno garantito soprattutto per le nuove generazioni. I contratti a termine, il precariato sono forme deprecabili che vanno superate nel nome della stabilità e della garanzia per il lavoratore. Serve il dialogo tra le parti, l’ascolto delle ragioni dell’altro.
21 marzo 2022