Nell’incontro di ieri abbiamo posto al Governo il tema di introdurre una flessibilità di accesso alla pensione rispetto agli attuali 67 anni, età che da un decennio non ha eguali in Europa. Chi attribuisce al sindacato l’idea di tornare al sistema retributivo non conosce la storia delle pensioni e non ha neanche letto le nostre proposte.
CGIL CISL e UIL hanno sottoscritto nel 1995 la riforma Dini che realizzava il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo. Su quella riforma il sindacato mise la faccia, indicendo anche un referendum tra tutti i lavoratori i quali approvarono quella scelta. Riforma che fu poi presa ad esempio in tutta Europa.
Noi oggi chiediamo di riallineare l’età di pensionamento a quello che avviene nella media dei paesi dell’Unione Europea. È una richiesta sacrosanta e il Governo farebbe bene ad ascoltarci.
Roma, 27 ottobre 2021