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Primo Maggio, la UIL
in piazza a Potenza

Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale UIL

Il nostro è un Primo maggio di lotta, non di festa per sottolineare ancora una volta le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, dei giovani che non hanno lavoro, degli anziani che hanno lavorato una vita e non riescono a vivere sereni.
Nella nostra Costituzione è definito che la Repubblica è fondata sul lavoro.

75 anni dopo ci chiediamo: qual è l’idea di lavoro che abbiamo nel nostro Paese?

Solo oggi il Governo ha deciso di occuparsi del lavoro!

Allora noi vogliamo ricordare a questo Governo alcuni diritti sanciti nella nostra Costituzione:

Il lavoratore ha diritto ad una GIUSTA RETRIBUZIONE. I salari risentono di due anni d’inflazione e non sono assolutamente sufficienti. La risposta non può essere 15 euro lorde in più al mese!

La Repubblica tutela la SALUTE come diritto dell’individuo, ma si riducono gli investimenti nella sanità pubblica e viene negato così un SSN pubblico e universale. Inoltre, la vita degli operatori del pronto soccorso rischiano la vita abbandonati a loro stessi, non si rinnovano i contratti del settore, paghiamo medici a gettone e rimangono i numeri chiusi nelle Università.

Solo chi può permetterselo avrà un’assistenza sanitaria!

L’Art. 34 prevede un’ISTRUZIONE aperta a tutti, oggi però oltre 1 milione di minori versano in povertà assoluta, la dispersione scolastica è al 13% e abbiamo 3 milioni di Neet. Tuttavia, vengono dati ogni anno 640 milioni di euro alle scuole private mentre i ragazzi sono stretti in classi pollaio a causa dei tagli del personale. Dobbiamo stabilizzare 250mila precari, non ci fermeremo mai di ribadirlo!

La Costituzione prevede che tutti devono concorrere alla spesa pubblica in ragione della loro CAPACITÀ CONTRIBUTIVA. Abolite il sostituto d’imposta e sostenete le retribuzioni e le pensioni. Così tutti potranno pagare le tasse!

L’autonomia differenziata aumenterà il gap tra Nord e Sud. Serve un progetto di sviluppo complessivo per non lasciare sempre in dietro il Mezzogiorno. È ora di ridurre le disuguaglianze e non ampliarle!

Spetta a noi fare in modo che gli articoli della nostra Costituzione non rimangano inchiostro su carta. Dopo 75 dalla sua entrata in vigore il nostro impegno non si ferma verso il riconoscimento dei diritti universali.

Percepiamo la volontà di imbavagliare le forze sociali, delegittimando il disaccordo e riconoscendo i sindacati che sottoscrivono contratti pirata. Ve lo diciamo a gran voce da questo palco del primo maggio: non ci riuscirete e la nostra mobilitazione continuerà!

 

Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale UIL

 

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