La Commissione tecnica per la performance, nominata ad aprile dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e presieduta da Claudia Ciccodicola (vice capo del Servizio Gestione del personale della Banca d’Italia), ha depositato oggi la relazione sullo stato dei lavori. Nel testo si legge che la prima attività, all’indomani del suo insediamento, è stata l’elaborazione di “considerazioni tecniche a supporto della risposta del Dipartimento della Funzione pubblica alle osservazioni della Commissione europea sulla riforma della Pubblica amministrazione”, in particolare rispetto alle azioni di monitoraggio dei Piao (Piani integrati di attività e organizzazione) e al collegamento tra gli strumenti di valutazione delle perfomance individuali e i percorsi di carriera.
La Commissione di esperti ha individuato le possibili linee di intervento e definito quattro aree generali di priorità, anche sulla base delle principali criticità emerse in questi ultimi anni:
1) il rafforzamento della capacità di programmazione strategica delle amministrazioni: Piao, Kpi (Key performance indicators) e partecipazione;
2) il rafforzamento e la valorizzazione del ruolo degli Oiv (Organismi indipendenti di valutazione);
3) la digitalizzazione del processo di programmazione e valutazione della performance;
4) la valorizzazione del capitale umano e delle competenze anche attraverso la leva della valutazione individuale.
Piao sotto la lente
Rispetto al Piao, definito nella relazione uno strumento che “rivoluziona l’intero processo di programmazione strategica, riorientandolo verso gli obiettivi di valore pubblico attesi”, la Commissione di esperti ha suggerito “azioni di accompagnamento delle amministrazioni all’introduzione dei Piao, finalizzate a ‘fare cultura’ sulle finalità di integrazione e semplificazione del nuovo strumento e sulle modalità da adottare, anche sul piano organizzativo” e “azioni di monitoraggio ex post su alcune dimensioni di analisi (in particolare, orientamento al valore pubblico, qualità degli obiettivi, integrazione verticale e orizzontale, selettività e semplificazione), finalizzate a raccogliere evidenze sul processo di adozione dei Piao e sugli impatti del nuovo strumento, per calibrare gli eventuali interventi di fine tuning”.
La Commissione ha predisposto un apposito questionario destinato alle Pa. “L’obiettivo – si legge nella relazione – è duplice: da un lato, raccogliere evidenze empiriche di come sta funzionando il processo di pianificazione integrata presso le amministrazioni; dall’altro lato, orientare i comportamenti delle Amministrazioni stesse, indicando le modalità organizzative e i contenuti che caratterizzano una buona pianificazione integrata, in un’ottica di condivisione delle migliori prassi”. È già iniziato, inoltre, l’esame massivo dei Piao caricati sulla piattaforma. “L’analisi – spiega la Commissione – guarderà innanzitutto alcune variabili come le dimensioni delle amministrazioni, la collocazione geografica, il comparto di appartenenza, il numero di dipendenti. I dati saranno analizzati con una cadenza periodica, anche al fine di rilevare eventuali dinamiche differenti nel tempo”.
Performance e carriera
Rispetto alla performance, gli esperti, dopo aver richiamato le previsioni dei contratti collettivi che già prevedono forme di collegamento tra valutazione della performance e premialità, hanno individuato “alcune aree di miglioramento (es. qualità degli obiettivi di performance e dei relativi indicatori, trasparenza dei processi valutativi, formazione manageriale sulle competenze valutative), con riflessi positivi sia sul link tra premi collettivi e performance organizzativa, sia su quello tra premi individuali e performance dei singoli”.