Riforma pensioni 2021, il giornale online Pensioni per tutti ha intervistato il Segretario Confederale UIL Domenico Proietti. Ecco uno stralcio dell’intervista.
La tematica previdenziale continua a far discutere specie in vista della scadenza di quota 100 e dell’ultimo Rapporto stilato dalla Corte dei Conti, la Uil sulla questione che idea si è fatta?
Il tema previdenziale è complesso, coinvolge le politiche di bilancio, le politiche del lavoro, ma soprattutto il futuro dei cittadini italiani, giovani e meno giovani. Questa complessità ci impone quindi di agire con lungimiranza varando una riforma che riporti equità sociale nel sistema. Per troppo tempo la previdenza è stata vista solo come una spesa o, peggio, come una cassa alla quale attingere per far quadrare i conti del bilancio dello Stato. La riforma Monti Fornero è stata forse l’intervento più eclatante in tal senso, ma non l’unico. Per la UIL è il momento di invertire la rotta, di cambiare atteggiamento sulle pensioni, bisogna vederle per quello che sono: un diritto dei lavoratori e un investimento sociale per lo stato.
Cosa state chiedendo al Governo affinché si inverta la rotta?
Stiamo quindi chiedendo con forza che venga ripreso il confronto tra Governo e sindacati per progettare una vera riforma del sistema previdenziale che parta dalla reintroduzione di una piena flessibilità di accesso che si articoli su due canali paralleli o con il criterio anagrafico fissando intorno ai 62 anni di età l’età di accesso alla pensione, come mediamente avviene in Europa, o con il solo requisito contributivo, stabilendo che 41 anni di contributi versati sono sufficienti per accedere alla pensione.