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Pa: Cgil Cisl Uil a Dadone, non trattiamo rinnovo contratti senza risorse. Sul tavolo servono ulteriori 1,5 miliardi

“Condividiamo con il Ministro l’urgenza di avviare le trattative per il rinnovo dei CCNL dei comparti pubblici, ma non siamo disponibili a sederci al tavolo per trattare senza che vi sia una previsione chiara delle risorse che permettano di sottoscrivere un rinnovo contrattuale in linea con le esigenze di valorizzazione delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti della PA”. Lo dichiarano, in una nota, i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco, commentando le parole del Ministro della Pa, Fabiana Dadone, ai microfoni di Zapping su Rai Radio Uno.
L’ammontare delle risorse ad oggi disponibili, spiegano i segretari: “è comprensivo delle quote destinate al riordino delle carriere della polizia e dei vigili del fuoco e delle risorse che stabilizzano l’elemento perequativo a tutela delle fasce di reddito più basse. Mancano all’appello non meno di 1,5 miliardi e per avviare le trattative sarebbe opportuno che il Ministro Dadone, prima di qualsiasi annuncio, si confrontasse con il Mef”. 
Riferendosi al tavolo per redigere il memorandum, proseguono: “non ci sfugge che il prossimo 19 febbraio possa essere un momento di riflessione in più sulle priorità da mettere in campo, già nelle prossime settimane, in merito al superamento del precariato nella Pa, vista anche la procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea; al problema degli idonei che permangono in un limbo, nonostante possano rispondere fin da ora alle gravissime carenze di organico in molti enti pubblici; alle interpretazioni unilaterali da parte degli Enti; infine, al superamento di tutte quelle odiose disparità che permangono tra lavoro privato e pubblico, in materia di tempi di erogazione del tfs/tfr, di malattia e fasce di reperibilità, di agevolazioni fiscali sui premi di produttività e dei benefici per l’utilizzo e lo sviluppo del welfare contrattuale”.
“Siamo pronti a fare la nostra parte – concludono i segretari – ma non tratteremo senza risorse. Pretendiamo chiarezza e concretezza da parte del Governo”.
 

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