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P.A. Transizione ecologica. «La UILPA ha partecipato attivamente alla riorganizzazione del nostro Ministero» Intervista ad Antonio Bianco

Antonio Bianco

Il nuovo ordinamento professionale prevede di rimettere in moto le carriere attraverso le progressioni all’interno e fra le aree. Resta però l’ostacolo della carenza di risorse economiche per la contrattazione decentrata. Qual è la situazione nella sua amministrazione?

 

Siamo in una situazione di estrema difficoltà. Attendiamo ancora che venga certificato il contratto che in estate abbiamo negoziato e inviato all’IGOP, l’Ispettorato Generale per gli ordinamenti del personale. Questo ritardo rende impossibile sia distribuire il Fondo risorse decentrate, sia attuare le progressioni economiche orizzontali. Più tempo passa dalla certificazione di questo fondo, più gli uffici addetti all’attuazione delle procedure trovano difficoltà. Inoltre, negli ultimi anni le progressioni orizzontali sono state finanziate dal Fondo risorse decentrate che si è progressivamente e pericolosamente ridotto. Per quanto riguarda le progressioni verticali invece, grazie alla determinazione della UILPA, l’amministrazione si è decisa ad aggiornare il PIAO 2023-2025 con nuovi posti di lavoro:10 nel 2023 e 30, solo per funzionari, nel 2024.

 

Piano dei fabbisogni, organizzazione degli uffici, lavoro a distanza, formazione: nel suo ente quanto è forte il coinvolgimento del sindacato rispetto alle scelte di programmazione strategica che ricadono sul personale?

 

Il coinvolgimento dipende dalla tematica affrontata. Sul lavoro agile c’è stato sempre un sistematico confronto che, ad esempio, ha fruttato l’approvazione del lavoro decentrato. La UILPA è in procinto di ottenere postazioni lavorative in Enti vigilati dal Ministero, quali: parchi nazionali, aree marine protette, ENEA (Agenzia nazionale nuove tecnologie, energia e sviluppo economico sostenibile) o Ispra (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale) e così via. In questo modo i dipendenti potranno fruire di una forma alternativa allo Smart working con i diritti e le tutele del lavoro in presenza. Su fabbisogni, formazione e organizzazione preferiremmo essere maggiormente coinvolti, mentre siamo stati attivamente inclusi nella riorganizzazione del Ministero.

 

L’art. 55 dell’ultimo CCNL ha previsto che le risorse dei sussidi assistenziali siano utilizzate per finanziare varie forme di welfare, tra cui la stipula di polizze per l’assistenza sanitaria integrativa. Da voi come sta procedendo l’attuazione di questa clausola?

 

L’amministrazione non ha ritenuto di fare un lavoro più approfondito in tema di welfare e assistenza sanitaria. Ha invece proposto ai dipendenti una convenzione con la mutua Nazionale a carico dei lavoratori stessi. Quindi, a livello sistemico e organizzativo, non c’è stata l’attuazione dell’articolo 55 né per la polizza sanitaria, né per il welfare aziendale a causa della scarsità di risorse. Come UILPA abbiamo chiesto all’amministrazione un incontro per la redazione del contratto decentrato integrativo che contempli anche forme di welfare integrativo. Ma al momento ci sono stati solo confronti interlocutori.

 

Che cosa si aspettano dal sindacato – e dalla UILPA in particolare – i giovani che sono da poco entrati a lavorare nella sua amministrazione?

 

Innanzitutto, si aspettano di svolgere le mansioni per cui hanno vinto il concorso. Un biologo, un ingegnere, un geologo, un economista ambientale vogliono mettere in pratica ciò per cui hanno studiato. E questo non sta avvenendo, anzi vengono utilizzati per tutt’altri scopi. Per di più ancora oggi l’amministrazione si avvale dell’assistenza tecnica di alcune società in house i cui dipendenti spesso svolgono le attività dei neoassunti. Come può ben immaginare questa situazione genera qualche tensione. Altre richieste sono la possibilità di fruire dello smart working, della mobilità, e della possibilità di partecipare ai concorsi interni, i cosiddetti concorsi con riserva. Oppure, essendo la maggior parte fuorisede, i neoassunti chiedono una maggiore attenzione alle esigenze logistiche come agevolazioni sugli abbonamenti per il trasporto pubblico, sugli affitti, e così via. A tal fine è stata inserita la figura del Mobility Manager senza però dotarla di adeguate risorse.

 

 

Roma, 9 ottobre 2023

A cura dell’Ufficio comunicazione UIL Pubblica Amministrazione

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