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P.A. Lavoro. «I fondi per la contrattazione decentrata non bastano». Intervista a Ilaria Casali

Ilaria Casali, Coordinatrice generale Uilpa Lavoro

Il nuovo ordinamento professionale prevede di rimettere in moto le carriere attraverso le progressioni all’interno e fra le aree. Resta però l’ostacolo della carenza di risorse economiche per la contrattazione decentrata. Qual è la situazione nella sua amministrazione?

 

Non è rosea. Nell’ultimo incontro con il Ministro abbiamo chiesto il riconoscimento degli arretrati della perequazione dell’indennità di amministrazione e un intervento tempestivo per provvedere all’innalzamento del tetto del fondo risorse decentrate. Abbiamo avanzato tali richieste perché negli ultimi due anni sono stati assunti circa 2mila nuovi dipendenti, mentre la dotazione del fondo è rimasta la stessa. In più su tale fondo gravano per il 2023 le progressioni per i differenziali stipendiali già contrattate con i sindacati. Pertanto stiamo attendendo la pubblicazione del bando.

Per quanto riguarda la progressione tra le aree, per lo 0,55 del monte salari 2018, al momento è stato fatto un calcolo da parte dell’amministrazione per determinare le unità interessate, che dovrebbero essere circa 162 e che non gravano sul fondo risorse decentrate. Ad oggi però una contrattazione sulla progressione verticale non è stata ancora avviata.

 

Piano dei fabbisogni, organizzazione degli uffici, lavoro a distanza, formazione: nel suo ente quanto è forte il coinvolgimento del sindacato rispetto alle scelte di programmazione strategica che ricadono sul personale?  

 

Per quanto riguarda Piano dei fabbisogni e organizzazione degli uffici l’Amministrazione inoltra alle OO.SS. un’informativa. Per esempio, all’Ispettorato Nazionale del Lavoro abbiamo assistito a fine luglio a una procedura di riorganizzazione degli uffici e abbiamo ottenuto come organizzazione sindacale un’informativa, mentre la pesatura delle fasce economiche dirigenziali delle sedi sono state oggetto di confronto. All’esito della procedura di interpello le OO.SS. hanno ricevuto informativa sull’attribuzione degli incarichi assegnati.

Il lavoro a distanza, invece, è stato oggetto di un confronto proficuo con le organizzazioni sindacali perché sono state accolte proposte come il lavoro decentrato e l’aumento da 8 a 10 delle giornate di smart working mensile per lavoratori con familiari titolari della 104 o con bambini di età inferiore ai 12 anni, con possibilità di fruizione continuativa delle giornate in lavoro agile nell’arco del mese. Questa opportunità è andata incontro alle esigenze dei colleghi residenti fuori sede.

 

L’art. 55 dell’ultimo CCNL ha previsto che le risorse dei sussidi assistenziali siano utilizzate per finanziare varie forme di welfare, tra cui la stipula di polizze per l’assistenza sanitaria integrativa. Da voi come sta procedendo l’attuazione di questa clausola?

 

Ritengo che un’assistenza sanitaria integrativa sia fondamentale agli occhi dei dipendenti per migliorare sia il benessere organizzativo che la visione dell’amministrazione. Tuttavia, sebbene richiesta da diverse sigle sindacali come la UILPA, né al Ministero del Lavoro, né all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, né in ANPAL tale clausola è stata attuata. L’ultima contrattazione sul welfare integrativo è stata effettuata nel mese di ottobre relativamente ai benefici assistenziali delle annualità 2021 e 2022. Perciò auspico che nella contrattazione per il 2023 questa polizza venga attivata. Sicuramente come sindacato ci batteremo nuovamente per raggiungere questo obiettivo.

 

Che cosa si aspettano dal sindacato – e dalla UILPA in particolare – i giovani che sono da poco entrati a lavorare nella sua amministrazione?

 

I giovani si avvicinavano al sindacato sulla base dei loro bisogni. In prima istanza chiedono di essere consigliati per ottenere l’avvicinamento a una sede più favorevole, o un distacco, anche temporaneo, per avvicinarsi al nucleo familiare o a parenti che assistono ai sensi della 104 del ‘92. La maggior parte del personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro svolge la propria attività fuori dall’ufficio e in particolare gli Ispettori chiedono polizze assicurative a tutela del rischio professionale, l’assistenza sanitaria, sconti su alberghi o bed and breakfast, su treni e autobus. Le convenzioni sindacali rispondono in parte a queste specifiche esigenze, ma è necessario operare sindacalmente per estendere il più possibile tutele e benefici al personale in modo da metterlo in condizioni d lavorare con la massima serenità possibile.

 

 

Roma, 29 novembre 2023

A cura dell’Ufficio comunicazione UIL Pubblica Amministrazione

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