Introduzione di Sandro Colombi
Segretario generale Uil Pubblica Amministrazione
Quest’anno le elezioni per il rinnovo delle RSU nel pubblico impiego cadono in un momento di profondissime trasformazioni. Veniamo da oltre vent’anni di riduzione di personale, la tecnologia a base digitale ha trasformato il modo di lavorare, la pandemia da Covid-19 ha imposto un’epocale trasformazione dell’organizzazione del lavoro con l’attività da remoto, i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR) obbligano a straordinari carichi di lavoro, mentre il governo corre ai ripari con un massiccio reclutamento di personale (purtroppo in larga misura precario).
Questi sono solo alcuni dei principali fattori che ci inducono a ritenere che le elezioni delle RSU di quest’anno davvero non sono come le altre. Tutta la macchina amministrativa statale è sotto una doppia pressione: dall’esterno, quella di una classe politica capricciosa e oscillante; dall’interno quella di una burocrazia autoritaria e formalista. Il sindacato è rimasto praticamente solo a difendere i diritti dei lavoratori, quelli che vantano una lunga esperienza e i giovani che stanno iniziando a fare il loro ingresso negli uffici pubblici.
Il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale firmato il 10 marzo 2021 rappresenta una conquista del sindacato. Ma non dobbiamo cullarci negli allori. Non dobbiamo perché mentre il PIL cresce la società italiana impoverisce.
Ciò significa che molte cose non vanno per il verso giusto nelle politiche economiche del nostro governo nazionale e in quelle dell’Unione Europea. Entrambe queste istituzioni non hanno ancora compreso che trent’anni di privatizzazioni e di ridimensionamento del comparto pubblico hanno provocato una catastrofe per il nostro Paese. Una catastrofe economica e sociale. Eppure insistono: la maggior parte dei finanziamenti del PNRR andrà infatti ai privati.
Abbiamo recentemente strappato un buon rinnovo per il triennio 2019-2021 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il comparto Funzioni Centrali. È stata un’altra vittoria del sindacato, giunta al termine di una trattativa lunga e faticosa. Siamo riusciti a ottenere conquiste importanti, come la riforma dell’ordinamento professionale, la regolamentazione del lavoro agile, i nuovi meccanismi per le progressioni di carriera, i nuovi istituti di tutela giuridica e il miglioramento di quelli già esistenti, l’ampliamento dei fondi per la produttività, il potenziamento della contrattazione e degli strumenti di partecipazione dei lavoratori.
Ma i contratti non basta scriverli, occorre anche applicarli giorno per giorno in ogni singola realtà produttiva delle nostre amministrazioni. Per questo motivo le attuali elezioni per il rinnovo delle RSU costituiscono un appuntamento decisivo. E la spiegazione è semplice. Basta pensare al motivo per cui le RSU esistono, cioè alla loro funzione di organismo di rappresentanza di tutti i lavoratori nei confronti del datore di lavoro pubblico in ogni singola unità organizzativa della Pubblica Amministrazione. Una rappresentanza non formale, ma reale, partecipativa, democratica.
So bene che le lavoratrici e i lavoratori pubblici vivono profondamente l’esperienza delle RSU, ne comprendono l’importanza politica, ne condividono lo scopo, desiderano il loro consolidamento e il loro successo in quanto organismo unitario che media il rapporto asimmetrico con la controparte pubblica, indipendentemente dall’appartenenza dei delegati a questa o quella lista elettorale. Certo, nella RSU le appartenenze non scompaiono, ma trovano una diversa espressione e una più matura consapevolezza.
La RSU unisce le differenti esperienze dei delegati in una sintesi più alta, mettendole al servizio di una missione collettiva che trascende qualsiasi interesse di parte e assorbe qualunque pretesa di egemonia. Questo è il significato che la UIL attribuisce da sempre alle elezioni per il rinnovo delle RSU. Questo è lo spirito con cui ne difendiamo e ne sosteniamo da sempre l’indipendenza e la libertà in ogni luogo di lavoro per tutto il tempo che rimangono in carica.
Proprio per dare un sostegno ai lavoratori, agli iscritti UILPA e ai nostri candidati abbiamo pubblicato la Guida alle RSU 2022 che avete tra le mani. Uno strumento pratico, operativo che permette di affrontare meglio questa tornata elettorale e il successivo mandato di rappresentanza per coloro che entreranno a far parte delle nuove RSU. Si tratta di una raccolta ragionata e aggiornata delle norme e delle disposizioni legislative e contrattuali attualmente esistenti.
Una raccolta in grado di offrire ai quadri territoriali, ai candidati e ai delegati eletti nelle liste UILPA un prodotto editoriale puntuale ed efficace. Sono certo che ne farete buon uso per la sfida che ci attende. Utilizzate questa Guida: leggetela, consultatela, diffondetela. Abbiamo un futuro da conquistare!
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