Oggi, mercoledì 22 marzo, è la Giornata mondiale dell’acqua, che si concentrerà sull’accelerazione del cambiamento per risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria. Le problematiche che si presentano durante tutto il ciclo dell’acqua minano i progressi su tutte le principali questioni globali, dalla salute alla fame, dall’uguaglianza di genere al lavoro, dall’istruzione all’industria, dai disastri alla pace.
Nel 2015, il mondo si è impegnato a raggiungere l’obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 6 dell’Agenda 2030 – la promessa che tutti avrebbero gestito in sicurezza l’acqua e i servizi igienico-sanitari entro il 2030. Al momento questo obiettivo sarà difficilmente realizzato.
La celebrazione di questa Giornata Mondiale dell’Acqua coincide con l’inizio della Conferenza ONU sull’Acqua 2023 (22-24 marzo, New York): l’evento è un’opportunità unica per unire il mondo al fine di risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria, nella delegazione italiana alla Conferenza ci sarà anche una ricercatrice dell’ISPRA.
Nel side event organizzato dalla FAO, sarà presentato il lavoro sul caso pilota “Italia” e la disaggregazione dell’indicatore SDG 6.4.2 (Livello di stress idrico: prelievo di acqua dolce in percentuale delle risorse di acqua dolce disponibili) a scala di distretto idrografico, lavoro condotto dall’ISPRA nell’ambito di un apposito agreement con la FAO, e con il supporto dell’Istat.