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Nuove assunzioni per l’Agenzia industrie e difesa. Intervista a Riccardo Colafrancesco

Riccardo Colafrancesco, responsabile nazionale Uilpa del Dipartimento Agenzia industrie e difesa

Nel recente decreto governativo per il reclutamento di personale da assegnare alle pubbliche amministrazioni, all’Agenzia industrie e difesa sono stati destinati circa un milione e 850 mila euro che permetteranno di assumere 75 nuove unità di personale. Abbiamo parlato di questa novità con Riccardo Colafrancesco, responsabile nazionale Uilpa del Dipartimento Agenzia industrie e difesa.

 

È soddisfatto per le nuove assunzioni in arrivo all’Agenzia?

 

Da un lato sì, data l’ormai cronica mancanza di personale. Dall’atro no, perché si tratta di una goccia nel mare che non permetterà di colmare i vuoti di organico formatisi nel corso degli ultimi decenni. Consideri che parliamo di 75 nuovi assunti da distribuire in tutte le sedi dell’Agenzia. Quindi parliamo di numeri davvero esigui. Ad essere sinceri ci aspettavamo molto di più dal governo.

 

Stabilito che i nuovi ingressi sono pochi, la soddisfa l’assegnazione delle qualifiche

 

No, perché c’è un’asimmetria tra posti messi a concorso e progressioni di area fra le qualifiche di assistenti e quelle di funzionari. Per gli assistenti sono previsti 32 posti a concorso e 16 progressioni, mentre per i funzionari rispettivamente 15 e 3. Personalmente non comprendo il motivo per cui non è stato rispettato lo stesso criterio di assegnazione. Vista la professionalità degli assistenti in servizio avrei ritenuto opportuno dare loro maggiore possibilità di progredire verso l’area successiva.

 

Per i sindacati è possibile intavolare un confronto con l’Agenzia per migliorare la situazione occupazionale?

 

Diciamo che è una strada in salita perché da diversi anni a questa parte le aziende private interferiscono sempre più fortemente nelle attività delle amministrazioni pubbliche, ivi compresa l’Agenzia industrie e difesa. Finché la politica non deciderà cosa appartiene al pubblico e cosa al privato ci troveremo in una situazione difficile. La stessa mancanza di assunzioni è frutto di decisioni finalizzate a favorire i privati, penalizzando il pubblico che non viene messo in condizione di assolvere i propri compiti. Naturalmente la Uilpa non si arrende e ci batteremo fino all’ultimo per invertire la rotta.

 

Roma, 25 maggio 2023

 

Intervista a cura dell’Ufficio comunicazione Uilpa